Nel corso di una perquisizione antidroga a casa sua, i carabinieri della Stazione di Latiano hanno trovato non soltanto marijuana e hashish, ma anche un reperto di origine messapica. Il proprietario dell’appartamento è stato denunciato per “impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato”, mentre il figlio 21enne per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.Nel comodino della camera dal letto del più giovane, infatti, sono stati recuperati e sequestrati 9 grammi tra “erba” e “fumo”, custoditi in bustine di cellophane, in una scatoletta metallicca e in un contenitore in vetro. Inoltre, i militari hanno rinvenuto anche due grinder utilizzati per triturare la marijuana. Infine, in una vetrina del soggiorno hanno notato un antico “unguentario” di epoca messapica dell’altezza di 14,5 centimetri. Il reperto archeologico, circa il possesso del quale il padrone di casa non ha saputo fornire giustificazioni plausibili, è stato a sua volta sequestrato e trasmesso al Nucleo tutela del patrimonio culturale di Bari e segnalato alla Soprintendenza dei beni archeologici di Taranto. Sarà analizzato e collocato con esattezza nel tempo e nella storia. Il suo valore potrebbe essere inestimabile.