Processo “Villafranca”, pioggia di assoluzioni e prescrizioni: nessuna condanna



Si è risolta, come si usa dire in gergo, in una bolla di sapone l’inchiesta che quattro anni e mezzo fa sembrava aver scoperchiato un “sistema” di abusivismi diffusi a Francavilla Fontana: nessuno degli imputati cosiddetto processo “Villafranca” – dal nome dato all’operazione dalla polizia locale della Città degli Imperiali è stato condannato: 32 assoluzioni “perché il fatto non sussiste”, 11 “per non aver commesso il fatto”, 51 prescrizioni.
Si parlò, all’epoca, di villette residenziali costruite al posto di fabbricati rurali e di piscine che in alcuni casi avevano sostituito, con il placet dei tecnici comunali, i tradizionali “piloni” per l’irrigazione dei campi. Gli indagati furono, in principio, 212 tra i quali anche ingegneri, geometri, professionisti e persino notai e appartenenti alle forze dell’ordine ; 90 furono gli immobili sottoposti a sequestro.
Negli anni, però, il castello accusatorio è stato completamente smantellato dai legali e dagli stessi organi giudicanti, Cassazione compresa. La lottizzazione abusiva – il reato più grave tra quelli contestati – cadde già tre anni fa e man mano uscirono di scena o, meglio, dal procedimento 140 indagati fino a che a processo ne sono finiti “soltanto” 70.
Le indagini della Municipale francavillese, coordinata dalla Procura di Brindisi, si conclusero nel marzo 2014, dopo che nei mesi precedenti erano stati controllati tutti i permessi di costruire rilasciati tra il 2006 e il 2011 con anche controlli incrociati tra Inps e Centri per l’Impiego. Secondo l’accusa, infatti, qualcuno si era spacciato per imprenditore o bracciante agricolo pur di poter edificare in campagna.
Il successivo processo ha però consentito di escludere la sussistenza di un metodo Francavilla per garantirsi, appunto, una “villa franca” e, in alcuni casi, persino degli stessi capi d’imputazione.
Una gragnola di assoluzioni e “non doversi procedere” (per intervenuta prescrizione) da parte del giudice monocratico del Tribunale di Brindisi ha posto fine questa mattina – mercoledì 14 novembre 2018 – a quella sorta di terremoto giudiziario, amministrativo e politico che si abbatté quattro mesi e mezzo fa sul Comune e per le contrade francavillesi.

Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Domenico Attanasi, Euprepio Curto, Antonio Andrisano, Michele Iaia, Cosimo Assanti, Tommaso Carone, Fabio Di Bello, Michele Fino, Pasquale Fistetti, Giovanni Iuspa, Roberto Palmisano, Fausto Passaro, Carlo Tatarano, Cataldo Montanaro, Francesca Distante, Francesco Bianco, Giovanni Bianco, Augusto Orlando, Ciro Buccoliero, Francesco Lobello, Massimo Romata, Fabio Zecchino.

 

 

 

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