Quis custodiet ipsos custodes? – Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?
Se lo chiedeva Giovenale nella sua VI Satira. Correva il 127 circa dopo Cristo.
La domanda, però, trascorso un paio di millenni, sembra ancora attuale: chi sanzionerà la polizia locale di Oria per la revisione dell’auto di servizio scaduta lo scorso 30 settembre?
Negli ultimi anni, gli operatori della Municipale oritana sono diventati famosi un po’ ovunque o, per meglio dire, famigerati, a causa del loro frequente impiego dell’autovelox – anche con appostamenti, per così dire, creativi – lungo la statale 7 Brindisi-Taranto.
Questioni di sicurezza della circolazione, ovviamente, giustificano la presenza di una pattuglia (spesso, l’unica) nelle corsie di decelerazione ai confini della strada Sant’Andrea, unico raccordo tra Oria e la superstrada, e dei comuni di Latiano da una parte, di Francavilla Fontana dall’altra. Questioni di sicurezza e prevenzione, mica di repressione per fare cassa.
Numerosissimi i verbali di contravvenzione e altrettanto numerose le proteste dei conducenti colti in fallo anche per pochi chilometri orari oltre limite di velocità.
Al netto degli incassi e dei ricorsi – più di qualcuno accolto – ci si aspetterebbe che i controllori, appunto, cioè chi per dovere d’ufficio è incaricato di mettere mano al taccuino e punire gli altri, tenessero un comportamento esemplare quanto meno in servizio e nel loro settore di stretta competenza. Spesso è così, a volte un po’ meno.
Una di queste ultime eccezioni riguarda, appunto, i solerti e inflessibili poliziotti locali oritani. Da una recentissima visura è emerso, infatti, come la Fiat Panda in loro dotazione sia scoperta di revisione da ben un mese e mezzo.
Non viene sottoposta a “collaudo” dal 27 settembre 2016 e, dunque, rappresenta – secondo normativa – un pericolo per i suoi stessi utiizzatori e soprattutto per gli altri.
L’articolo 80 comma 14 del codice della strada è chiaro anche nello stabilire le sanzioni: da 159 a 639 euro, con immediata sospensione della circolazione (nei casi più fortunati, è possibile essere autorizzati a raggiungere il centro revisione più vicino). Le sanzioni sono anche più severe nel caso di trasgressione in autostrada e di recidiva.
Sicuramente, nel caso del Comune di Oria, si sarà trattato di una semplice dimenticanza, anche perché per un ente pubblico i 70 euro circa per una revisione sono poca cosa. Tuttavia, se scoperta, dal primo ottobre a oggi, la Panda della polizia locale non avrebbe proprio potuto circolare né raggiungere la statale 7 per posizionarsi con l’autovelox.
E si ritorna all’inizio dell’articolo: chi controlla i controllori quando essi stessi infrangono le leggi che sono tenuti a far rispettare?
Se lo chiedeva Giovenale nella sua VI Satira. Correva il 127 circa dopo Cristo.
La domanda, però, trascorso un paio di millenni, sembra ancora attuale: chi sanzionerà la polizia locale di Oria per la revisione dell’auto di servizio scaduta lo scorso 30 settembre?
Negli ultimi anni, gli operatori della Municipale oritana sono diventati famosi un po’ ovunque o, per meglio dire, famigerati, a causa del loro frequente impiego dell’autovelox – anche con appostamenti, per così dire, creativi – lungo la statale 7 Brindisi-Taranto.
Questioni di sicurezza della circolazione, ovviamente, giustificano la presenza di una pattuglia (spesso, l’unica) nelle corsie di decelerazione ai confini della strada Sant’Andrea, unico raccordo tra Oria e la superstrada, e dei comuni di Latiano da una parte, di Francavilla Fontana dall’altra. Questioni di sicurezza e prevenzione, mica di repressione per fare cassa.
Numerosissimi i verbali di contravvenzione e altrettanto numerose le proteste dei conducenti colti in fallo anche per pochi chilometri orari oltre limite di velocità.
Al netto degli incassi e dei ricorsi – più di qualcuno accolto – ci si aspetterebbe che i controllori, appunto, cioè chi per dovere d’ufficio è incaricato di mettere mano al taccuino e punire gli altri, tenessero un comportamento esemplare quanto meno in servizio e nel loro settore di stretta competenza. Spesso è così, a volte un po’ meno.
Una di queste ultime eccezioni riguarda, appunto, i solerti e inflessibili poliziotti locali oritani. Da una recentissima visura è emerso, infatti, come la Fiat Panda in loro dotazione sia scoperta di revisione da ben un mese e mezzo.
Non viene sottoposta a “collaudo” dal 27 settembre 2016 e, dunque, rappresenta – secondo normativa – un pericolo per i suoi stessi utiizzatori e soprattutto per gli altri.
L’articolo 80 comma 14 del codice della strada è chiaro anche nello stabilire le sanzioni: da 159 a 639 euro, con immediata sospensione della circolazione (nei casi più fortunati, è possibile essere autorizzati a raggiungere il centro revisione più vicino). Le sanzioni sono anche più severe nel caso di trasgressione in autostrada e di recidiva.
Sicuramente, nel caso del Comune di Oria, si sarà trattato di una semplice dimenticanza, anche perché per un ente pubblico i 70 euro circa per una revisione sono poca cosa. Tuttavia, se scoperta, dal primo ottobre a oggi, la Panda della polizia locale non avrebbe proprio potuto circolare né raggiungere la statale 7 per posizionarsi con l’autovelox.
E si ritorna all’inizio dell’articolo: chi controlla i controllori quando essi stessi infrangono le leggi che sono tenuti a far rispettare?