Nel settembre scorso, a tarda sera, salì sul tetto di una casa ma finì per romperne il plexiglass e per precipitare di sotto. Dopo la caduta, fu soccorso dal 118 e condotto in ospedale con un “trauma cranico facciale e valida contusione del bacino con frattura di acetabolo destro da caduta dall’alto in piedi” (30 giorni di prognosi). Su quella tettoia o, meglio, fuori da casa sua non ci però sarebbe proprio dovuto stare in quanto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza dal 19 ottobre 2017: a sua giustificazione, disse di essersi issato su quella tettoia per recuperare un pallone. Una scusa alla quale i carabinieri della Compagnia di Francavilla non credettero. Il 28enne francavillese L.S., proprio a causa di quel fatto, è stato raggiunto dalla sostituzione della misura cautelare – dalla sorveglianza ai domiciliari – emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi ed eseguita dai militari del Nucleo operativo e radiomobile. Stando alle ricostruzioni degli investigatori, quella sera, l’indagato era dapprima salì sul terrazzo di casa sua – dove a quell’ora se ne sarebbe dovuto rimanere – poi, scavalcato un muretto di recinzione, raggiunse il terrazzo di un altro immobile in via Piave da cui precipitò dopo aver infranto la copertura in plexiglass di un pozzo luce. La giustificazione del recupero di un pallone non ha funzionato anche alla luce dei precedenti a carico del 28enne per furto e ricettazione. D’ora in poi e fino al nuovo ordine, non potrà più allontanarsi dal suo domicilio né comunicare in alcun modo con persone diverse dai familiari conviventi.