Hanno tentato di ottenere il risarcimento danni per incidenti mai fasulli – spesso organizzati ad arte – ma hanno finito per ottenere, invece, una denuncia per danneggiamento fraudolento di beni assicurati. Sono 22, in particolare, le persone denunciate negli ultimi mesi dai carabinieri della Stazione di Villa Castelli, che in questo campo hanno acquisito ormai un’esperienza fuori dal comune. La maggior parte dei denunciati risiede in Campania, in particolare nelle province di Napoli, Caserta e Avellino. In alcuni casi era stato chiesto non solo il ristoro dei danni ai mezzi, ma anche l’indennizzo per le lesioni personali riportate da conducenti e trasportati.La specializzazione investigativa dei militari della Stazione castellana è nata qualche tempo fa, quando sono cominciate a fioccare le denunce-querele da parte di un avvocato che segue una compagnia assicurativa con sede centrale a Roma. Gli investigatori, acquisito l’atto, prendono contatto con il Comando dell’Arma competente per territorio (nel luogo in cui è stato denunciato il presunto sinistro) per sapere se le forze dell’ordine siano intervenute per rilevare l’incidente. Contemporaneamente, acquisiscono i dati anagrafici delle persone coinvolte nel sinistro e interessano, nel caso, la Procura della Repubblica nel cui circondario si sia verificato il fatto. L’Autorità Giudiziaria, esaminata l’informativa dei carabinieri, può disporreulteriori accertamenti di natura tecnica, finalizzati a stabilire se effettivamente i soggetti coinvolti (conducenti, testimoni, infortunati) si trovassero nello stesso luogo nel momento dell’evento.
Tale attività investigativa, è finalizzata reprimere questo tipo di truffe. La norma giuridica applicata è l’articolo 642 del codice penale che ha per rubrica “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”, con una pena fino a 5 anni di reclusione a chi denuncia un sinistro non accaduto, oppure distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativa al sinistro.
L’attività di contrasto ha fatto sì che, negli ultimi anni, un elevato numero di truffe siano state scoperte, con la conseguente denuncia a piede libero dei responsabili.
Nel solo anno 2017, erano stati oltre 100 i soggetti denunciati a piede libero. Negli ultimi due mesi di settembre e ottobre 2018, sono state 22 le persone denunciate per questo reato.