Il capo della minoranza: «I magazzini della frutta sono ridotti a uno scempio, s’intervenga subito»


Pino Carbone

Quando, ormai quasi nove anni fa, a Oria furono inaugurati i nuovi magazzini generali della frutta lungo la strada provinciale per Francavilla Fontana, si pensò che tutto sarebbe stato migliore rispetto al passato: i grossisti ortofrutticoli, anziché operare nel centro abitato, avrebbero avuto un posto tutto per sé, più pulito e ordinato, per fungere ancor meglio da punto di riferimento del settore in tutta la provincia.

I magazzini generali della frutta di Oria rappresentano tuttora un punto di riferimento per il settore effettivamente, ma ciò esclusivamente per merito degli operatori ortofrutticoli che, nonostante tutto e con sacrificio, riescono a garantire qualità e prezzi competitivi. Di pulizia e ordine, però, neanche a parlarne, specie negli ultimi tempi.

Lo denuncia, con toni piuttosto duri, il consigliere comunale e già candidato sindaco della Coalizione del buongoverno, Pino Carbone: «L’altro giorno sono stato nell’area ex polveriera, di proprietà del Comune, e mi sono imbattuto in uno scenario indicibile, tra stradine malmesse e sporcizia ovunque: gli operatori non meritano un trattamento simile da parte del Comune e di chi, per contratto, dovrebbe occuparsi dell’igiene quotidiana e approfondita anche di quel luogo».

Il capo dell’opposizione prosegue: «Spero che l’Amministrazione del cosiddetto cambiamento, che ancora tutti aspettiamo con impazienza, s’interessi quanto prima della questione e solleciti, come fecero gli amministratori precedenti, un’immediata risoluzione del problema, altrimenti mi vedrò costretto a trasferire le lamentele raccolte in prima persona dagli operatori sia in Consiglio comunale, sia all’attenzione di altre Autorità».

«Sfido chiunque – conclude Carbone – a farci un salto e a non inorridire dinanzi a tanto degrado: i cassonetti sono ricolmi di rifiuti di ogni tipo gettati, a quando si apprende, anche da gente che si reca appositamente nell’are ex polveriera per gettarveli; quando piove, l’intero piazzale si allaga e chi vi lavora è costretto a fare i salti mortali per offrire un servizio dignitoso ai pur numerosi compratori; tutt’intorno è tutto un fiorire, si fa per dire, di vegetazione spontanea, scarti, rottami e altre amenità… Non è un’immagine degna di una cittadina bella come la nostra, ve lo posso assicurare e potete rendervene conto coi vostri stessi occhi».

Le foto a corredo di questo post sono state scattate oggi (mercoledì 31 ottobre intorno alle 14,30) 

 

 

 

 

 

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