Avrebbero percepito finanziamenti pubblici non dovuti e, dunque, le strutture da loro gestite sono state, per il momento, sequestrate: tre scuole, tra le quali anche l’asilo nido comunale “Le Coccinelle”, a Francavilla Fontana, affidato, dall’agosto 2017, alla cooperativa sociale “I cuccioli dell’aquilone”.
Sono 18, in totale, le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Bari e tutte residenti nel Barese. Le ipotesi di reato quelle di truffa aggravata e falso.
Le tre scuole poste sotto sequestro – una nel Brindisino, due in provincia di Bari – rientrano nel patrimonio della coop facente capo a Rosa Agostinelli, moglie di Massimo Sollecito, ex consigliere del Comune di Valenzano (Bari) attualmente commissariato.
Per i 18 indagati, il pubblico ministero Isabella Ginefra ipotizza, appunto, i reati, a vario titolo, di truffa aggravata e falso per fatti risalenti al biennio 2008 – 2010. I sigilli preventivi sono stati disposti dal Gip per Francesco Mattiace ed eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Bari, che hanno anche perquisito abitazioni e uffici. Tra i destinatari, secondo quanto appreso, anche ex dipendenti comunali.
Oggetto dell’inchiesta, finanziamenti pubblici, secondo l’accusa, indebitamente percepiti dalla cooperativa.
La coop “I cuccioli dell’aquilone” gestisce il nido francavillese dai tempi dell’Amministrazione Bruno, anche se le Amministrazioni pubbliche sembra siano del tutto estranee ai fatti. Il nido, nelle prime intenzioni, avrebbe dovuto essere gestito per quattro anni dalla coop, ma la nuova Amministrazione Denuzzo ha temporaneamente optato per il rinnovo di un solo anno.
Sta di fatto che oggi (lunedì 22 ottobre) e fino al nuovo ordine i 42 bimbi delle “Coccinelle” non potranno andare a scuola.
Lo ha comunicato, intorno alle 21,15 di ieri, la direzione della scuola alle famiglie dei bimbi:
“Da domani, l’asilo nido sarà chiuso per accertamenti burocratici amministrativi, in corso da parte delle autorità giudiziarie, non dipendenti dal Comune. Siamo – si legge nella comunicazione – profondamente rammaricati dell’accaduto, sia la direzione che noi staff. Potete comprendere quanto tutto sia assolutamente imprevisto. I nostri responsabili si sono già attivati con i propri legali, per risolvere la questione nel più breve tempo possibile. Sarà nostra cura darvi tempestivamente ogni tipo di aggiornamento”.
Sono 18, in totale, le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Bari e tutte residenti nel Barese. Le ipotesi di reato quelle di truffa aggravata e falso.
Le tre scuole poste sotto sequestro – una nel Brindisino, due in provincia di Bari – rientrano nel patrimonio della coop facente capo a Rosa Agostinelli, moglie di Massimo Sollecito, ex consigliere del Comune di Valenzano (Bari) attualmente commissariato.
Per i 18 indagati, il pubblico ministero Isabella Ginefra ipotizza, appunto, i reati, a vario titolo, di truffa aggravata e falso per fatti risalenti al biennio 2008 – 2010. I sigilli preventivi sono stati disposti dal Gip per Francesco Mattiace ed eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Bari, che hanno anche perquisito abitazioni e uffici. Tra i destinatari, secondo quanto appreso, anche ex dipendenti comunali.
Oggetto dell’inchiesta, finanziamenti pubblici, secondo l’accusa, indebitamente percepiti dalla cooperativa.
La coop “I cuccioli dell’aquilone” gestisce il nido francavillese dai tempi dell’Amministrazione Bruno, anche se le Amministrazioni pubbliche sembra siano del tutto estranee ai fatti. Il nido, nelle prime intenzioni, avrebbe dovuto essere gestito per quattro anni dalla coop, ma la nuova Amministrazione Denuzzo ha temporaneamente optato per il rinnovo di un solo anno.
Sta di fatto che oggi (lunedì 22 ottobre) e fino al nuovo ordine i 42 bimbi delle “Coccinelle” non potranno andare a scuola.
Lo ha comunicato, intorno alle 21,15 di ieri, la direzione della scuola alle famiglie dei bimbi:
“Da domani, l’asilo nido sarà chiuso per accertamenti burocratici amministrativi, in corso da parte delle autorità giudiziarie, non dipendenti dal Comune. Siamo – si legge nella comunicazione – profondamente rammaricati dell’accaduto, sia la direzione che noi staff. Potete comprendere quanto tutto sia assolutamente imprevisto. I nostri responsabili si sono già attivati con i propri legali, per risolvere la questione nel più breve tempo possibile. Sarà nostra cura darvi tempestivamente ogni tipo di aggiornamento”.