L’Amministrazione guidata dal sindaco Maria Lucia Carone ha concesso la presidenza di una Commissione consiliare permanente – la settima, Polizia municipale, viabilità e annona – a un consigliere di minoranza, e cioè Toni Fullone de “La città di tutti”.
I delegati delle forze politiche presenti nel Consiglio comunale di Oria hanno indicato e suffragato coloro i quali presiederanno, appunto, le Commissioni consiliari permanenti, importanti organi da cui passano i provvedimenti prima di giungere nelle assise: Tommaso Carone (Oria è, Affari generali), Lucia Iaia (Legalità e sviluppo, Lavori pubblici), Gianluca Schifone (Oria è, Servizi sociali e culturali), Nazario Galeone (Insieme per Oria, Attività produttive), Silvia Farina (Legalità e sviluppo, Sport, turismo e spettacolo), Giovanni Trentino (Legalità e sviluppo, Bilancio), tutti eletti con dieci voti a favore e sei contrari.La maggioranza, grazie ai suoi numeri, ha fatto il pienone delle restanti, ma l’apertura a Fullone ha rappresentato per molti una sorpresa. Cosa c’è dietro, sempre che dietro ci sia qualcosa?Fullone e i suoi, come noto, alle amministrative hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Pino Carbone dall’interno della sua Coalizione del buongoverno, mentre ora – a dispetto di ogni previsione della vigilia – si ritrovano ad avere una presidenza, su indicazione di un collega di minoranza (Domenico D’Ippolito) col placet di un avversario (Schifone) cui poi si sono accodati gli altri. L’elezione di Fullone è stata l’unica unanime.
C’è da sottolineare come il fatto sia assolutamente normale e come, anzi, in altre realtà concedere delle cariche istituzionali, anche più d’una, alle minoranze sia consuetudine consolidata.
Storicamente non funziona così a Oria e non ci si aspettava che sarebbe avvenuto proprio stavolta, dopo una campagna elettorale dai toni molto aspri. Le ipotesi a commento si sprecano: aria di rottura nella minoranza, aria di allargamento nella maggioranza o nessuna delle due?
Se si sia trattato di qualcosa in più che di bon ton istituzionale, insomma, probabilmente sarà il tempo a dirlo. Intanto, Fullone, che nei giorni scorsi non aveva firmato un’interrogazione circa le presunte incompatibilità di due assessori (Simona Erario e Angelo Mazza di Cambiamo Storia), sogghignando nel suo stile, si gode il nuovo incarico.