Non solo l’ormai famigerata truffa dello specchietto, ma anche quella dell’IBAN. Dopo la querela sporta da un imprenditore edile fasanese, i carabinieri della Stazione di Fasano hanno denunciato un 36enne di Napoli con precedenti specifici. Questi ha intercettato online una mail contenente una fattura emessa dall’imprenditore e destinata a un esercizio commerciale (per il pagamento di materiale edilizio), l’ha modificata e vi ha inserito le proprie coordinate bancarie. Un trucco semplicissimo che gli ha fruttato 10mila euro. È quasi impossibile scoprire la modifica del codice bancario. Il suggerimento è quello di verificare che esso corrisponda effettivamente a quello associato al creditore. Un altro consiglio è di inviare la fattura tramite posta elettronica certificata: potenzialmente, chiunque effettui transazioni a distanza (imprenditori, commercianti, ecc.) sono esposti a questa tipologia di truffa. Nel Fasanese si sono già registrati quattro casi simili a quello sopra descritto, ma potrebbe essere successo o succedere a chiunque, ovunque.