Apprendiamo con vero stupore che, con spaventoso ritardo, il sindaco in persona si è infastidito di fronte all’immagine del monumento imbragato. Apprezziamo il garbo del suo intervento anche se in itinere. Non apprezziamo invece lo stravolgimento della realtà con terminologie che lasciano intendere tutt’altro, sminuendo mancanze e disattenzioni, frutto anche di inesperienza amministrativa. La buona fede non può essere usata come scudo per colmare inefficienze, perché ciò che qualche tempo addietro veniva definito mancanza di cultura o ignoranza o addirittura incompetenza, oggi viene definita “buona fede”. Sappiamo tutti che è un atto che presume un atteggiamento e che non può essere perseverante. Scevri dal voler polemizzare su ogni evento che si organizza nella Città degli Imperiali, auspichiamo, per il bene della città stessa, che ogni tanto questa amministrazione possa fare di tanto in tanto un bagno di umiltà, senza voler sempre addebitare ad altri le risse mediatiche, per il sol fatto di evidenziare fatti e circostanze che di giorno in giorno si verificano nella nostra città. In fin dei conti è obbligo di una opposizione che si rispetti fare tutto ciò.Dott. Antonio Camassa, segretario #Insieme