A difesa della sua ingente coltivazione di cannabis aveva messo addirittura due grossi maremmani. Condannato proprio per coltivazione di stupefacenti, il 44enne di San Vito dei Normanni G.P. dovrà scontare un anno e sei mesi di reclusione e i carabinieri della Stazione sanvitese, come disposto dal giudice, hanno applicato a suo carico la detenzione domiciliare.
I fatti risalgono al 22 giugno dello scorso anno quando i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni si presentarono in contrada Castello per effettuare una perquisizione nell’area antistante l’abitazione del 44nne. Qui s’imbatterono nei due cagnoni che cominciarono ad abbaiare e si avventarono contro gli uomini in divisa. La moglie del 44enne, invitata a tenere a bada le bestie, disse che il marito non era in casa e di non essere, da sola, in grado di farli calmare. Uno degli animali, allora, azzannò la coscia destra di un brigadiere, che fu trasportato in ospedale. Quando fu finalmente possibile procedere alla perquisizione, furono trovati in un recinto 106 rigogliosi arbusti di cannabis pieni di infiorescenze e dotati di impianto d’irrigazione. Nell’occasione il 44enne fu quindi arrestato e condotto in carcere.