Quando i carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno disattivato il contatore, gli elettrodomestici, i lampadari la pompa sommersa del pozzo artesiano hanno continuato a funzionare regolarmente. I militari, nel corso dell’ispezione presso una villetta in contrada Lobarco, agro della Città degli Imperiali, hanno così richiesto il supporto di personale Enel e hanno scoperto che i loro sospetti erano fondati: il proprietario di casa – un 68enne francavillese, intestatario di un contratto di fornitura dal 2015 – era riuscito a risparmiare in bolletta qualcosa come 13mila euro grazie a un bypass. Scorticata la guaina protettiva, due cavi i rame erano stati allacciati direttamente alla rete Enel. In tal modo, l’energia erogata non era registrata dal contatore nonostante l’intero immobile ne fosse effettivamente servito. Da un computo approssimativo, il prelievo illecito di corrente sarebbe ammontato a 55mila Kw/h. L’uomo, dopo le formalità in caserma, è stato rimesso in libertà, così come disposto dal magistrato.