Sorpresi a rubare un’auto, non hanno esitato a speronare un mezzo di servizio dei carabinieri per garantirsi la fuga. I militari dell’Arma sono però riusciti ugualmente ad arrestare il 41enne Daniele Lo Martire e il 39enne Gianluca Andriani, tutti e due di Brindisi, per: “ricettazione, riciclaggio, resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, lesioni personali, danneggiamento di veicolo privato in sosta e danneggiamento di veicolo militare”.I fatti. Nella tarda serata di ieri (venerdì 5 ottobre) durante un controllo finalizzato a contrastare i cosiddetti reati predatori (come i furti), i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno notato in giro per Carovigno una sospetta Alfa Romeo Giulietta “Quadrifoglio 24 cavalli” di colore nero con targa svizzera e due persone a bordo. L’auto civetta dell’Arma, con a bordo anche il comandante del Norm, sottotenente Alberto Bruno, ha così seguito l’Alfa, che a un certo punto si è fermata nei pressi di un’altra Alfa Romeo Giulietta di colore grigio parcheggiata in strada. Uno dei due occupanti l’auto sospetta è sceso e, con un oggetto di piccole dimensioni, si è poggiato sull’auto prescelta.Intanto, l’ufficiale aveva fatto convergere in zona un’autoradio militare che sarebbe stata utile nel caso di fuga dei ladri. Uno di questi ultimi si è reso conto di essere stato scoperto, si è fiondato al volante e ha fatto montare su anche l’altro. Dopo di che ha innestato la retromarcia e costretto i militari a scansarsi per non essere investiti. La potente Alfa Romeo Quadrifoglio – risultata poi rubata – ha incrociato l’auto civetta messa di traverso al centro della strada, ma il conducente se n’è infischiato e l’ha speronata (tanto da averne rotto il semiasse). Solo che poi anche la Giulietta Quadrifoglio si è schiantata contro una Fiat Punto parcheggiata di lato.
Con la Quadrifoglio fuori uso, i due hanno tentato la fuga a piedi. Uno di loro è stato subito raggiunto e, dopo una breve colluttazione, immobilizzato. L’altro è stato fermato dopo una corsa di circa 500 metri per le strade del centro. Durante le fasi dell’arresto, ha cercato di resistere all’arresto e minacciato l’ufficiale. I carabinieri hanno riportato escoriazioni e contusioni, ma sono riusciti a bloccarlo.
Sono poi seguite le perquisizioni: Lo Martire è stato trovato in possesso di uno scanner elettronico di quelli usati per clonare nel giro di pochi secondi i codici Fiat-Lancia-Alfa Romeo. Dai successivi accertamenti, l’Alfa Romeo Quadrifoglio – valore commerciale, 50mila euro – è risultata rubata a Presicce (Lecce) lo scorso 21 luglio. Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di recuperare numerosi arnesi, chiavi e grimaldelli per forzare i veicoli, oltre che le targhe anteriori e posteriori di diverse auto, cinque centraline, un’autoradio, tre chiavi di accensione per vetture di grossa cilindrata. Il materiale è stato posto sotto sequestro e sono in corso indagini per stabilirne impiego e provenienza.
Dopo le formalità di rito, i due arrestati – con nutriti curricula criminali – sono stati accompagnati nel carcere di Brindisi.