Sembrava tutto pronto per la rapina in banca, ma i rapinatori non avevano fatto i conti con il servizio di perlustrazione dei carabinieri in forza alla Stazione di Ostuni, che ieri mattina hanno notato un’auto sospetta nei pressi della filiale di un istituto di credito della Città Bianca. Quando ha notato l’auto di servizio dei militari, il conducente di quella Lancia Delta di colore amaranto ha pigiato sull’acceleratore e tentato di dileguarsi, mentre il suo passeggero ha gettato sull’asfalto nove chiodi a quattro punte per forare le gomme e fermare, di conseguenza, l’inseguimento da parte degli uomini dell’Arma. Il carabiniere alla guida è stato abile a scansare le insidie senza danneggiare il mezzo di servizio e l’inseguimento si è protratto per 12 chilometri lungo la strada provinciale 22 in direzione Ceglie Messapica, dove poi la Delta – più potente – è sparita dalla visuale. Da un esame della banca dati è emerso che quel veicolo era stato rubato qualche giorno prima a Crispiano (Taranto). In ogni caso, la prontezza degli investigatori – impegnati in un servizio caldeggiato dal prefetto di Brindisi Valerio Valenti – ha consentito di sventare un colpo che avrebbe potuto fruttare un discreto bottino.