Nei suoi confronti era stato spiccato un mandato internazionale di cattura. L’hanno rintracciato i carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi, i quali hanno arrestato il 26enne Maurizio Makovic, montenegrino domiciliato in un campo nomadi di Lecce. Nel suo Paese, il 15 maggio 2015, la Corte di Podgorica (Montenegro) l’ha condannato per contraffazione di documenti e corruzione. Dopo le formalità di rito, Makovic è stato condotto nel carcere di Brindisi, dove si trova a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Successivamente sarà estradato.