Nell’appartamento di proprietà di un congiunto in cui sconta la misura cautelare una persona, durante un controllo, i carabinieri della Stazione di Latiano hanno trovato un’antica “trozzella” di origine messapica alta 27 centimetri. Il reperto archeologico è stato consegnato ai militari del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bari e alla Soprintendenza ai beni archeologici di Taranto, i quali hanno decretato come si trattasse effettivamente di un pezzo pregiato che non avrebbe dovuto trovarsi in casa di privati. Si tratta di un recipiente la cui caratteristica è quella di avere delle alte anse che terminano con quattro rotelline dette “trozzule”, due in alto e due attaccate al ventre del vaso. Prodotta con argilla chiara, alcune volte veniva anche decorata. La parola “trozzella” deriva dalla voce dialettale salentina “trozzula” che significa, appunto, rotella considerata la presenza nel vaso di 4 rotelle. Il 45enne latianese, illegittimo proprietario del manufatto (sequestrato), è stato quindi denunciato a piede libero.