Dopo quattro anni, il capitano Nicola Maggio lascia Francavilla Fontana e il timone della Compagnia dei carabinieri. L’ufficiale, infatti, è stato promosso: dal 10 settembre, farà parte della Sezione operativa della Direzione investigativa antimafia di Lecce. Al suo posto, nella Città degli Imperiali, ci sarà il capitano Gianluca Cipolletta, proveniente dal Nucleo operativo della Compagnia di Napoli-Stella.
Il capitano Maggio, 42 anni e origini pugliesi, iniziò la carriera nel 1997 come allievo maresciallo e, al termine del corso di formazione, fu assegnato col grado di maresciallo, alla Compagnia carabinieri di Viggiano (Potenza) e poi al Reparto operativo di Potenza. Nel 2005 vinse un concorso per il ruolo speciale dei carabinieri. Dopo un anno accademico preso la Scuola ufficiali di Roma, nel 2006, fu inviato col grado di sottotenente a guidare la Tenenza di Sant’Antimo (Napoli) in un’area ad alto tasso di criminalità comune e organizzata. In quel contesto si distinse per le grandi determinazione e capacità professionali. In un’occasione, intervenne in prima persona a seguito di un efferato omicidio di camorra e ingaggiò un conflitto a fuoco con i killer: il sottotenente Maggio rimase ferito, ma riuscì ad arrestare gli assassini. Nell’agosto 2008, proprio per via di quell’impresa, fu insignito dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Successivamente, fu trasferito al Centro operativo di Napoli della Direzione investigativa antimafia, Sezione di Salerno. Nel 2010 rientrò in Puglia da comandante della Seconda sezione del Nucleo investigativo di Bari, specializzata nei reati contro il patrimonio. Dal 18 luglio a oggi ha guidato la Compagnia di Francavilla Fontana, dove ha coordinato personalmente e portato a termine importanti attività investigative di contrasto alla criminalità comune e organizzata. Nei prossimi giorni, per lui, l’inizio di una nuova avventura nella Dia del capoluogo salentino. Maggio, negli anni in provincia di Brindisi, si è distinto particolarmente per capacità, impegno e spirito di sacrificio, oltre che per l’umanità nei confronti delle popolazioni locali. È laureato in Giurisprudenza con master in Crimonologia e bioetica.
