Lo scorso primo settembre, mentre l’Italia era concentrata dal matrimonio tra la fashion blogger Chiara Ferragni e il rapper Fedez in Sicilia, a Masseria Palombara (Oria) sono state celebrate nozze probabilmente molto più suggestive: un monaco buddista ha dichiarato marito e moglie un cittadino statunitense e una cittadina indiana residenti a New York. Una cerimonia tradizionale e una pletora d’invitati, rimasti ammaliati e quasi rapiti dalla struttura ricettiva, nata da poco ma già sempre più al top nell’indice di gradimento soprattutto dei turisti stranieri.
L’anno passato, la coppia di promessi sposi era già in vacanza in Puglia presso un resort di Monopoli. Qualche giorno dopo Ferragosto, i due si erano spinti giù nel Salento per ammirarne la bellezza, una bellezza che li aveva talmente affascinati da aver fatto loro perdere la bussola o, meglio, l’orologio. Siccome si era fatto un po’ tardi per rientrare nel Barese, hanno cercato online un’alternativa temporanea per cenare e pernottare.
Quasi casualmente, si sono imbattuti in Masseria Palombara e l’hanno scelta grazie alla presentazione, al ranking e ai feedback, ossia le entusiastiche recensioni lasciate da quanti c’erano già stati. Hanno chiamato e sono stati fortunatissimi: uno degli alloggi si era liberato da pochissimo. Così, hanno impostato il navigatore e in serata sono giunti a Palombara. Una location, immersa nella campagna tipica pugliese e nella quiete, che li ha ben presto incantati. La cena, poi, li ha estasiati: un menu incentrato sulle peculiarità culinarie pugliesi, leggermente rivisitate e impreziosite dalle primizie genuine del rigoglioso orto biologico.
Dopo il breve soggiorno, i futuri marito e moglie si sono congedati da Angelo e Fabiola (i titolari) molto soddisfatti e hanno lasciato intendere che presto sarebbero tornati a trovarli. Detto, fatto. È trascorso appena un anno, e lo statunitense si è nuovamente fatto vivo per comunicare che con la compagna avevano scelto proprio Palombara come posto ideale per il loro connubio. Ogni cosa, intanto, è stata organizzata a dovere: nel giorno prestabilito, il rito è stato officiato all’aperto, nell’aia della masseria, con il religioso, i consorti, i loro parenti e amici comodamente seduti sulle balle di fieno…
Al termine della celebrazione, tutti a pranzo poco più in là, per approcciarsi a quella filosofia enograstromica che Palombara propone durante l’intero anno, solo con qualche necessario correttivo derivato dalla presenza di culture e religioni di ogni parte del mondo. Il tutto, però, sempre orientato sul filone Puglia (con predilezione per le materie prime a Km 0, made in Oria) e annaffiato da eccellenti vini del territorio: malvasia, fiano minutolo, primitivo, susumaniello, ottavianello, Persino le bollicine erano pugliesi. Una formula tanto semplice quanto elegante e raffinata – senza clamori social, nel perfetto stile di questo resort, spa e restaurant – che ha conquistato le papille di ciascuno.
Niente affatto un “grosso grasso matrimonio” indiano, ma la dimostrazione tangibile e facilmente riscontrabile – è sufficiente dare una sbirciata a ciò che che gli ospiti scrivono – che un’offerta ricettiva di qualità a queste latitudini è non solo possibile, ma può addirittura funzionare. Basta volerlo o, per essere più precisi, basta saperlo fare.
I neo coniugi, i loro cari e gli altri convitati – tornati nei loro Paesi d’origine – ricorderanno sicuramente con piacere i momenti trascorsi, e con essi porteranno per sempre nel cuore i paesaggi, il calore, i sapori e gli odori di questa terra.