Un prof amato da tutti i suoi studenti, nessuno escluso. Un artista apprezzato. Una gran brava persona, di spirito e benvoluta. Tutto ciò e anche più di questo era Massimo de Gironimo, deceduto all’età di 54 anni di ritorno da Londra, dove nei giorni scorsi aveva accompagnato alcuni dei “suoi” ragazzi dell’Istituto professionale “De Marco” di Brindisi.
In Inghilterra, il docente si era già sentito male ed era stato condotto in ospedale, da dove era stato presto e forse frettolosamente dimesso. Sta di fatto che quando de Gironimo è partito in aereo dalla capitale inglese per poi atterrare a Bari, le sue condizioni erano già critiche. Giunto nella sua Francavilla Fontana, è stato necessario condurlo a Brindisi, dove purtroppo è spirato. Le cause del decesso saranno tutte da accertare, ma ora la comunità lo piange e ne ricorda la disponibilità e l’estrema sensibilità.
Dopo il liceo artistico a Grottaglie e l’Accademia delle belle arti di Lecce, oltre a insegnare Tecnica della grafica pubblicitaria, de Gironimo si era affermato come maestro delle arti figurative, pittore stimato e quotato tanto a livello locale quanto a livello nazionale. Numerose, negli anni, le sue mostre in giro per la Puglia e fuori dai confini regionali. Fine restauratore, ultimamente era impegnato in un progetto sperimentale per riscoprire il passato attraverso il recupero di porte e portoni antichi.
Ma il prof de Gironimo – tanti anni alla Casaccia, con anche ruoli di responsabilità – era una grande persona a tutto tondo: sempre solare, era molto impegnato nel sociale. Al momento del bisogno, a nessuno ha mai fatto mancare il suo sostegno morale e materiale. La Città degli Imperiali e il mondo della scuola hanno perso un grand’uomo. Lascia la moglie Katiuscia e due figli, ai quali giunga un forte abbraccio: possono andare fieri di ciò che Massimo ha rappresentato anche come marito e come padre.