Si riceve e pubblica:Il Direttivo del Partito Democratico del circolo di Francavilla Fontana, a larga maggioranza, in seguito ad una nota pubblica ed aperta dell’ex segretario Zecchino, respinge al mittente ogni strumentale e faziosa ricostruzione dei fatti, oltre che le offese di asservimento a qualcuno che ledono la dignità dei singoli e del partito che avrebbe dovuto tutelare, oltre che dirigere.
Si ritiene che la ricostruzione rappresentata sia fuorviante rispetto alla realtà dei fatti, poiché nel documento redatto e sottoscritto da ben 17 dirigenti su 19, si prendeva atto della frattura creatasi con l’ex segretario, che contrariamente ad ogni regola, non riteneva di dover discutere con i dirigenti in un’ulteriore riunione che veniva richiesta per la definizione di una linea programmatica e la discussione dei rilievi riguardanti la gestione della campagna elettorale del PD, non del candidato sindaco.
Nessuno dei dirigenti aveva alcuna intenzione di chiedere le dimissioni del segretario, ma si prendeva atto, con disappunto, che lo stesso, a seguito del risultato elettorale, non rimettesse il mandato quale atto consequenziale e necessario all’apertura di una nuova fase politica, esimendosi da ogni tipo di responsabilità poi ascritta unicamente al candidato Maurizio Bruno.
Il documento sottoscritto prendeva atto dell’ennesima indisponibilità alla condivisione e alla discussione, del personalismo e della mancanza di collegialità nelle scelte determinanti del partito, dei veti imposti in campagna elettorale alle iniziative dei singoli candidati, della legittimazione di chi “invitava” le donne candidate a non proporre il voto con doppia preferenza a cittadini già “contattati”, del risultato elettorale conseguito dal Partito democratico, della cieca ambizione individualistica di avere un incarico assessorile, della mancanza di gestione super partes che facesse sintesi delle posizioni interne, dell’ennesimo atteggiamento fazioso mirante a screditare non solo il candidato sindaco Maurizio Bruno, ma tutte le donne e gli uomini di un partito che con autonomia, dignità, professionalità, integrità, “osavano” contestare gli atteggiamenti del segretario.
Ai sensi delle disposizioni statutarie vigenti quel documento non era una mozione di sfiducia (per cui occorre la sottoscrizione degli iscritti in un’assemblea), ma la risposta all’atteggiamento di chi, ritenutosi ferito nel personale orgoglio, convocava la segretaria provinciale per rappresentare il dissenso dei dirigenti, ascrivendolo ad una presunta, quanto contestabile fedeltà al candidato sindaco, anziché alle proprie responsabilità.
Riteniamo che in una fase politica delicata e pervasa dagli individualismi in cui i partiti perdono consensi a causa anche della loro scarsa apertura rispetto alla collettività, alla luce dei risultati poco brillanti conseguiti dal Partito democratico nella nostra città e in considerazione della necessità di ricostruire una linea politica che ci veda quale partito di opposizione costruttiva e attenta, sia necessaria una figura che abbia la piena ed incondizionata fiducia degli iscritti tutti, vecchi e nuovi, che sia in grado di interpretare in maniera non personalistica le sollecitazioni della base, che abbia la lungimiranza politica di ridefinire il ruolo del Partito democratico anche nella ricerca e nella gestione delle alleanze, che eserciti le sue funzioni privilegiando le esigenze del NOI e non le proprie personali ambizioni.
Prendiamo atto del danno cagionato alle nostre persone e all’intero partito dall’atteggiamento dell’ex segretario che in disprezzo ad ogni etica politica e non, si auto-immolava come vittima anziché cogliere le sollecitazioni quale spunto di riflessione, anche condivisa.
Ci asteniamo da ogni ulteriore dettaglio che sarà rappresentato nelle sedi opportune, anche a tutela dell’immagine dei singoli, impegnandoci a difendere l’integrità del circolo nella piena applicazione delle regole statutarie, considerando l’ipotesi di un commissariamento del circolo non legittima e soprattutto non rispettosa della volontà degli iscritti e dei dirigenti del partito di Francavilla Fontana.
Il Direttivo convocherà a breve assemblea degli iscritti per la nomina di un reggente e la programmazione della successiva fase congressuale.Bellè Francesca
Si ritiene che la ricostruzione rappresentata sia fuorviante rispetto alla realtà dei fatti, poiché nel documento redatto e sottoscritto da ben 17 dirigenti su 19, si prendeva atto della frattura creatasi con l’ex segretario, che contrariamente ad ogni regola, non riteneva di dover discutere con i dirigenti in un’ulteriore riunione che veniva richiesta per la definizione di una linea programmatica e la discussione dei rilievi riguardanti la gestione della campagna elettorale del PD, non del candidato sindaco.
Nessuno dei dirigenti aveva alcuna intenzione di chiedere le dimissioni del segretario, ma si prendeva atto, con disappunto, che lo stesso, a seguito del risultato elettorale, non rimettesse il mandato quale atto consequenziale e necessario all’apertura di una nuova fase politica, esimendosi da ogni tipo di responsabilità poi ascritta unicamente al candidato Maurizio Bruno.
Il documento sottoscritto prendeva atto dell’ennesima indisponibilità alla condivisione e alla discussione, del personalismo e della mancanza di collegialità nelle scelte determinanti del partito, dei veti imposti in campagna elettorale alle iniziative dei singoli candidati, della legittimazione di chi “invitava” le donne candidate a non proporre il voto con doppia preferenza a cittadini già “contattati”, del risultato elettorale conseguito dal Partito democratico, della cieca ambizione individualistica di avere un incarico assessorile, della mancanza di gestione super partes che facesse sintesi delle posizioni interne, dell’ennesimo atteggiamento fazioso mirante a screditare non solo il candidato sindaco Maurizio Bruno, ma tutte le donne e gli uomini di un partito che con autonomia, dignità, professionalità, integrità, “osavano” contestare gli atteggiamenti del segretario.
Ai sensi delle disposizioni statutarie vigenti quel documento non era una mozione di sfiducia (per cui occorre la sottoscrizione degli iscritti in un’assemblea), ma la risposta all’atteggiamento di chi, ritenutosi ferito nel personale orgoglio, convocava la segretaria provinciale per rappresentare il dissenso dei dirigenti, ascrivendolo ad una presunta, quanto contestabile fedeltà al candidato sindaco, anziché alle proprie responsabilità.
Riteniamo che in una fase politica delicata e pervasa dagli individualismi in cui i partiti perdono consensi a causa anche della loro scarsa apertura rispetto alla collettività, alla luce dei risultati poco brillanti conseguiti dal Partito democratico nella nostra città e in considerazione della necessità di ricostruire una linea politica che ci veda quale partito di opposizione costruttiva e attenta, sia necessaria una figura che abbia la piena ed incondizionata fiducia degli iscritti tutti, vecchi e nuovi, che sia in grado di interpretare in maniera non personalistica le sollecitazioni della base, che abbia la lungimiranza politica di ridefinire il ruolo del Partito democratico anche nella ricerca e nella gestione delle alleanze, che eserciti le sue funzioni privilegiando le esigenze del NOI e non le proprie personali ambizioni.
Prendiamo atto del danno cagionato alle nostre persone e all’intero partito dall’atteggiamento dell’ex segretario che in disprezzo ad ogni etica politica e non, si auto-immolava come vittima anziché cogliere le sollecitazioni quale spunto di riflessione, anche condivisa.
Ci asteniamo da ogni ulteriore dettaglio che sarà rappresentato nelle sedi opportune, anche a tutela dell’immagine dei singoli, impegnandoci a difendere l’integrità del circolo nella piena applicazione delle regole statutarie, considerando l’ipotesi di un commissariamento del circolo non legittima e soprattutto non rispettosa della volontà degli iscritti e dei dirigenti del partito di Francavilla Fontana.
Il Direttivo convocherà a breve assemblea degli iscritti per la nomina di un reggente e la programmazione della successiva fase congressuale.Bellè Francesca
Bruno Giuseppe
Bruno Maurizio
Cafueri Marcello
Carlucci Giovanni
Cavallo Nicola
Convertini Delia
D’Ambrosio Maria
Luigia Di Brindisi
Elisabetta
Forleo Mimma
Itta Fracesco
Latartara Alessandra
Padovano Annarita
Resta Tommaso
Rizzo Maria
Sportillo Carmine
Tardio Michelangelo
Taurisano Giovanni