«Strade colabrodo e pericoli per i residenti in pieno centro, almeno quest’Amministrazione ci ascolti»

“Dopo tre anni niente si smuove, nessuno ci ascolta e noi siamo ancora qui a pregare di intervenire. Non se ne può proprio più”.
Queste le parole di un’anziana signora che ha chiesto alla redazione dello Strillone di fare da cassa di risonanza per quella che è solo una piccola causa, un intervento ordinario che ogni amministrazione dovrebbe prendere in carico o, in questa non nuova circostanza, almeno prendere a cuore.
I cittadini residenti in via Crocifisso della Pietà e in via Clavica, zona meglio conosciuta per la presenza della chiesetta di Cristo Crocifisso, conducono da ben tre anni quella che si può definire quasi una battaglia per chiedere agli amministratori della Città degli Imperiali un intervento di manutenzione sul manto stradale, dissestato e pieno di crateri, pericoloso non solo per chi ci abita ma anche per chi ci transita occasionalmente, soprattutto il venerdì, unico giorno di apertura della chiesetta. Più volte quell’asfalto colabrodo è stato la causa di rovinose cadute, non senza conseguenze, soprattutto per gli anziani e i residenti.
La situazione appare poi ancora più allarmante quando viene a piovere. Le buche e i crateri, presenti anche davanti le entrate delle abitazioni, si riempiono di acqua e ci si ritrova a trasformarsi in acrobati per superarle o almeno evitarle, senza dimenticare la patina verde, il verderame, che si forma e non permette il passaggio agevole, ma anzi facilita gli scivolamenti.
E i residenti di questa zona non sono proprio riusciti a stare fermi o almeno in silenzio. Prima nel 2015 e poi nuovamente nel 2016 hanno presentato due segnalazioni, sottoscritti da tutti i cittadini che in quelle vie ci vivono e consegnati dalla portavoce all’Ufficio Tecnico, nel quale si faceva presente la situazione e si richiedeva al Comune di intervenire al più presto per ristabilire la situazione di sicurezza del manto stradale.
Ma nessuna risposta, nessuno si é mai recato personalmente per visionare lo stato delle cose, per parlare con uno dei residenti, é tutto caduto nel silenzio e nel dimenticatoio.
Oggi, nel 2018, sono ancora qui a chiedere nuovamente un intervento. Sperano di essere ascoltati da questa nuova amministrazione dato che la passata non ha voluto o non é stato in grado di ascoltare il loro richiamo.
E allora se è vero che è un obbligo ascoltare, tutti i cittadini chiedono, a gran voce, di poter parlare con il sindaco o con qualcuno della nuova amministrazione francavillese perché loro proprio non ci stanno più, vogliono vivere e passeggiare tranquillamente, senza correre pericoli, per le vie adiacenti a certe bellezze architettoniche. È una questione anche di decoro.
Fede. Stern. 

 

 

 

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