Due rapine in concorso e altrettante in solitaria, tutte a mano armata. I carabinieri della Stazione di Oria, questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi Giuseppe Biondi su richiesta del pubblico ministero Francesco Carluccio – a carico del 21enne Michele Sicara e del 19enne Vincenzo Tramontano noto come “Vincenzo il napoletano”, il primo con dimora a Oria, il secondo residente a Latiano ma dimorante a Oria. I due avrebbero agito in concorso in occasione di un colpo ai danni di un negozio di prodotti per la casa e di un altro in tabaccheria, mentre uno solo di loro ne avrebbe messe a segno anche un ulteriore paio in una tabaccheria e in un’edicola (questa seconda in concorso con un complice rimasto ignoto). Il tutto, tra l’agosto e il novembre dello scorso anno.
La prima rapina fu messa a segno, ad agosto 2017, nel negozio “Bolle di Sapone”: intorno alle 22, i banditi irruppero nell’esercizio con il volto coperto, armati di coltello a serramanico e s’impossessarono del registratore di cassa contenente circa 700 euro. I militari dell’Arma, dopo essersi informati sulla via di fuga imboccata dalla coppia, trovarono sparsi nel terreno gli indumenti usati dagli stessi e il cassetto del registratore di cassa con all’interno 48euro in monete.
La seconda rapina risale novembre 2017 nella tabaccheria di via Mario Pagano: verso le 12, due soggetti travisati, di cui uno armato di pistola, minacciarono e strattonarono la titolare, intimandole di consegnare il denaro custodito nella cassa e nella macchinetta mangiasoldi per un totale di 440 euro Nella circostanza, minacciarono anche con la pistola un cliente, costringendolo a inginocchiarsi. Anche in questo caso i militari, lungo il percorso dei rapinatori, ritrovarono, all’interno di una casa in costruzione, un sacchetto con dentro scarpe e alcuni indumenti tra cui due maniche per felpa tagliate e modificate a mo’ di passamontagna. Nella circostanza l’esame delle immagini del sistema di videosorveglianza confermarono come quel vestiario fosse effettivamente appartenuto ai due rapinatori.
Le indagini, concentratesi su Tramontano, permisero di scoprire un rapporto di conoscenza e di frequentazione tra lui e Sicara, la cui abitazione fu sottoposta a perquisizione. Questi, successivamente, si presentò in caserma per rendere spontanee dichiarazioni in ordine alla sua responsabilità, ma si rifiutò di indicare il nome del complice. Inoltre, si sottoposte spontaneamente al prelievo del campione biologico.
La terza rapina sarebbe, invece, stata commessa in solitaria da Tramontano nella rivendita di tabacchi di piazza Manfredi: il bandito entrò col volto coperto e armato di pistola e arraffò 3.700 euro. La scena fu interamente ripresa dalle telecamere di sorveglianza.
La quarta rapina avvenne nell’edicola Caprino in via Torre Santa Susanna: stando alle indagini, Tramontano e un altro soggetto (non ancora identificato) s’introdussero nell’esercizio e, sotto la minaccia di un coltello, si fecero consegnare 600 euro.
Gli investigatori sono risaliti all’identità degli indagati sia dopo aver analizzato, di volta in volta, il modus operandi dei rapinatori, sia grazie agli accertamenti tecnico-scientifici di tipo genetico (DNA) sugli indumenti man mano repertati.
Il provvedimento a Tramontano è stato notificato nel carcere di Lecce, dove già si trovava da maggio 2018 in quanto ritenuto responsabile – con un’altra persona, arrestata a sua volta – di sei altre rapine in tabaccherie e e farmacie tra il dicembre 2017 e lo scorso aprile. Nove delle rapine sono state commesse in provincia di Brindisi: Torre Santa Susanna (tre), Cellino San Marco, Villa Castelli, Erchie, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Carovigno e tre in provincia di Taranto: San Giorgio Jonico, Uggiano Montefusco e Grottaglie.
Sicara, invece, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto ai domiciliari.