Quell’anziana, affetta da disturbi psichiatrici, non avrebbe proprio dovuto trovarsi in quella casa di riposo. Dopo il suo decesso, sono indagati il titolare della struttura – con sede a Brindisi – e cinque operatori. Dalle indagini delegate dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Taranto, infatti, è emerso come probabilmente la donna avrebbe potuto essere assistita in maniera più consona alle sue condizioni di salute mentale o comunque essere trasferita in una struttura socio-sanitaria assistenziale meglio attrezzata. Se così fosse stato – è sempre la tesi d’investigatori e magistrato inquirente – forse oggi sarebbe ancora in vita. L’ipotesi di reato contestata ai sei è di omicidio colposo.