Lo scorso 21 giugno, i carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico l’hanno fermato alla guida di un’auto intestata a sua moglie, ma dai successivi accertamenti è emerso come quell’auto fosse in realtà stata rubata il 27 maggio a Martina Franca. Gli stessi militari hanno quindi eseguito a carico del 47enne sampietrano Alessandro Fago, sottoposto alla semilibertà, un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per riciclaggio. Sul veicolo, infatti, erano state apposte targhe di un veicolo analogo realmente intestato alla coniuge dell’uomo. Le indagini hanno anche consentito di evidenziare come fossero state compiute anche altre operazioni per ostacolare la corretta identificazione del mezzo: alterazione del numero di telaio, sostituzione del codice statistico, ricodificazione della centralina.
I carabinieri della Stazione Brindisi Centro hanno invece arrestato in flagranza di reato, per evasione, il 42enne brindisino Alessandro Pontieri. Questi era già sottoposto ai domiciliari in quanto indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (reato commesso nel novembre 2017, quando fu trovato in possesso di 93 grammi di marijuana, cinque proiettili calibro 7,65 per pistola e una cartuccia a pallettoni). Durante un controllo, l’uomo è stato trovato fuori da casa sua, intento a dialogare con una persona estranea al suo nucleo familiare convivente. Dopo le formalità, è stato ricollocato ai domiciliari.
Un’evasione dai domiciliari anche a Cisternino, dove i carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso il 35enne Sergio Giovanniello, originario del Milanese ma domiciliato a Cisternino, tranquillamente alla guida di un’auto nonostante la misura cui era sottoposto. Sul finire di giugno, l’uomo, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune cistranese, era stato arrestato dai militari dell’Arma di Taranto per la violazione della sorveglianza ed era stato quindi collocato ai domiciliari. La scorsa notte, però, i militari cistranesi l’hanno sorpreso al volante senz’alcun giustificato motivo né autorizzazione e non hanno potuto che arrestarlo nuovamente. Come disposto dal magistrato, è stato poi nuovamente assegnato ai domiciliari.