Rubavano pluviali in rame: domiciliari per un 34enne, obbligo di dimora per due 19enni


Le indagini sono partite, intorno alla metà di maggio, a seguito di due tentativi di furto dei pluviali installati all’esterno di due case nel centro storico e del furto – questo consumato – dei pluviali a servizio della Curia. Uno di questi fatti è stato documentato da un cittadino col suo cellulare e il filmato è poi finito nelle mani degli investigatori dell’Arma, al comando del luogotenente Roberto Borrello.

Intorno alla fine del mese scorso, in una via del borgo antico oritano, sono stati ritrovati dei pluviali che – a quanto emerso – erano stati stoccati in quel posto dagli indagati.

Ogni furto tentato o consumato è stato comunque immortalato dalle telecamere di sorveglianza, le cui registrazioni hanno consentito di identificare gli autori, rintracciati e fotografati dai militari con indosso gli stessi indumenti coi quali erano entrati in azione.

Un ulteriore elemento di riscontro è stato fornito dalla perquisizione personale a carico di uno dei sospettati, che ha consentito di recuperare un collare in rame in una delle tasche dei suoi pantaloni

I reati – sia tentati che consumati – sono tutti aggravati, perché commessi con violenza sulle cose e su strutture per necessità collocate sulle pareti perimetrali esterne delle abitazioni, esposte quindi alla pubblica fede.

Durante il furto dei pluviali sono stati danneggiati i collari che fissano le canalette alle pareti, con conseguente danno anche agli intonaci. I tre hanno agito con particolare spregiudicatezza, nonostante la giovane età, e persino in pieno giorno. Inoltre, hanno mostrato anche una certa organizzazione nel commettere i furti e nel nascondere l’ingombrante refurtiva. Quest’ultima sarebbe certamente stata destinata al mercato nero.

 

 

 

 

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