“Forza Francavilla” sembra resti sempre il motto giusto, nonostante gli anni che passano, di tutto l’entourage calcistico francavillese, dei tifosi sempre presenti sugli spalti e che anche l’altro ieri non hanno perso l’occasione per far sentire la loro presenza e il loro orgoglio biancazzurro nella sala “Mogavero” del Castello degli Imperiali, scelto come cornice d’eccellenza per la presentazione del nuovo allenatore della Virtus Francavilla.
Due giorni fa, infatti, è stato il giorno di Nunzio Zavettieri: il nuovo mister della Virtus. Dopo aver firmato il 25 maggio scorso l’accordo con il patron Magrì, è stato ufficializzato come successore di Gaetano D’Agostino sulla panchina della Virtus.
Zavettieri, un mister già ben conosciuto negli ambienti calcistici per le sue precedenti esperienze, per la fama di essere uno dei più esperti allenatori in circolazione e soprattutto per il suo palmares prestigioso.
Origini calabresi, 51 anni, agli esordi ha allenato le giovanili di Venezia, Udinese e Inter, poi una breve parentesi estera sulle panchine del Ventspils in Lettonia e all’Adelaide United in Australia. Al suo ritorno in Italia, prima diventa allenatore in seconda del Bari, in serie B, e poi primo allenatore, non riuscendo per poco a portare la squadra in serie A (sconfitta in semifinale playoff dal Latina).
Ha poi ottenuto grandi soddisfazioni in serie C, dove ha allenato la Juve Stabia, nel 2016 il Catanzaro e lo scorso anno il Bisceglie, neo promosso in Lega Pro, che gli ha quindi concesso, con grande anticipo, la possibilità di conoscere da vicino la temibile Virtus.
È stato anche questo, come da lui espresso durante la conferenza stampa, a spingerlo ad accettare l’incarico di tecnico della squadra del patron Magrì. La scelta di approdare alla Virtus, infatti, è stata dettata dalla grande stima che nutre per la società e dalla possibilità di lavorare con persone serie, in un ambiente serio: «Ero alla ricerca di una famiglia. Considero Francavilla non un punto di partenza ma di arrivo», ha dichiarato.
Il nuovo tecnico del Virtus si è mostrato un uomo diretto, schietto e di poche parole, facendo presagire che sia più interessato alla sostanza, ai fatti. Non si è sbottonato nemmeno di fronte all’insistenza di giornalisti e tifosi in merito al modulo: «Vedremo. Ciò che conta è l’equilibrio tra i reparti».
Più volte ha sottolineato l’importanza che la squadra costruisca e abbia una propria identità, un’identità di gioco e un’identità meridionale, francavillese, perché anch’egli, da uomo del Sud, è legato alle proprie radici e una squadra deve esserlo, deve rispettare la propria città.
«Cerchiamo giocatori funzionali al progetto – ha detto il neo tecnico – che abbiano voglia di sposarlo e di integrarsi con la città e che si identifichi con la stessa».
Passando dall’altra parte della panchina, se fosse un tifoso, vorrebbe vedere una squadra gagliarda e che lo rappresentasse, che desse un’identità ben definita ai tifosi, che non si tirasse indietro di fronte a nessun ostacolo. Perché la squadra biancazzurra sia un fiore all’occhiello del calcio locale, pugliese e nazionale.
Il tandem Magrì-Zavettieri guiderà la compagine biancazzurra nella sua prossima e terza stagione in serie C.
Durante la presentazione, ci si aspettavano forse maggiori dettagli su programmi tecnici e societari e, invece, lo stesso patron ha continuato a mantenere il più stretto riserbo in merito alla campagna acquisti.
La squadra vanta 14 giocatori sotto contratto e la rosa è già di per sé competitiva, ma ciò non toglie, dopo il prolungamento del contratto fino al 2021 ad Anthony Partipilo e dopo aver sottratto al Nardó Alessandro Caporale, che non ci siano ulteriori acquisti di mercato, provenienti anche dal settore giovanile.
E alla domanda “ci possono essere ritorni?”, il patron non ha smentito la possibilità.
Proprio sugli ulteriori investimenti del settore giovanile, è intervenuto il direttore sportivo Fracchiolla informando i presenti dell’accordo di collaborazione da poco siglato con l’Atalanta, valido anche per la prima squadra.
Il patron Magrì non ha dimenticato di affrontare l’argomento più sentito e di cruciale importanza per i tifosi virtussini: il “nodo” stadio.
I lavori procedono velocemente, anche più del previsto, ma nonostante ciò, sarà consegnato nelle mani della città e della squadra solo il 30 settembre e, nel frattempo, le prime gare della nuova stagione saranno ancora disputate allo stadio “Fanuzzi” di Brindisi.
Quest’anno calcistico non è stato facile sotto un profilo logistico e, nonostante la lontananza da Francavilla, le 104 aziende partner commerciali della Virtus non hanno fatto marcia indietro, ma proseguito nell’appoggiare la squadra con il loro sponsor.
«È il nostro terzo campionato da professionisti – ha detto il patron Magrì – ma vogliamo ritornare a casa!».
Intanto, si attende con trepidazione il 14 luglio, giorno di presentazione della rosa 2018/2019 della Virtus.
Federica Sternativo