Si riceve e pubblica:
Ci rendiamo conto che è come proporre una politica di pace in tempo di guerra, ma non ci sono alternative all’impegno diretto e personale di tutti. Bisogna rendersi conto che subendo percorsi non partecipativi, non conditi dalla proposizione critica e dal coinvolgimento attivo, si firmano pericolose cambiali in bianco.
Bisogna armarsi della consapevolezza che sia possibile ricostruire anche con una politica mite, fatta fuori dal clamore e dal rumore della polemica. Una politica fatta di gesti semplici e di buon senso così come è stata la nostra campagna elettorale, fatta di rispetto, ma anche di decisioni convinte. Fatta di futuro per tutti e non solo per pochi privilegiati.
Forse facciamo un peccato di presunzione, ma è quello che, fuori dalle inutili polemiche, abbiamo tentato di fare in questo periodo elettorale.
È quello che desideriamo proporvi: lavorare per migliorare le relazioni, per qualificare le politiche ambientali, per allargare i diritti civili, per favorire una cittadinanza attiva e per permetterci di realizzare tanto altro, che con il nostro programma vi abbiamo già presentato.
Ci rivolgiamo prevalentemente, quindi, a coloro che non vorrebbero più votare o non sanno a chi votare.
L’astensionismo è accettazione passiva di ciò che decidono gli altri! L’astensionismo è rinunciare ad incidere sul proprio futuro! È soprattutto a quest’area della rassegnazione che chiediamo il consenso raccomandando di non restare nell’isolamento e di andare a votare Pino Carbone.
Non chiediamo, infine, un consenso su dei programmi pieni di promesse mirabolanti. Sarebbe troppo elettoralistico. Lo chiediamo su quello che silenziosamente, quasi con umiltà, Pino Carbone ha dimostrato di saper fare nel recente passato incidendo, sempre in modo positivo, non poco sugli orientamenti del settore della sanità e che con passione, orgoglio ma anche con tanta determinazione applicherà alla nostra Oria.
Chiediamo solo di poter diventare un segno di speranza, un segno di quel rinnovamento della politica che ci è tanto necessario. Quel rinnovamento che, ormai, è diventato indispensabile. Pertanto, il 24 giugno vi invitiamo a dare il vostro consenso votando PINO CARBONE.
Massimo Calò, portavoce del movimento “Liberi”