Non omicidio, ma omissione di soccorso. Si è chiusa con le condanne, ma anche con la riqualificazione del reato, il primo grado di giudizio a carico di Pasquale Giannoccaro (31 anni), Roberto Fantasi (24) e Rocco Murro (35), tutti di Conversano (Bari), e del francavillese Salvatore Desiato (51) dopo la rapina messa a segno, il 23 gennaio 2017 a Francavilla Fontana, ai danni di un dipendente della “Distante Surl” e il decesso del complice Gaetano Fiorile (38), anch’egli di Comversano, ferito a morte da un colpo d’arma da fuoco durante la fuga.
La sentenza, giunta a margine del rito abbreviato, riguarda anche gli altri du francavillesi Leonardo Leuzzi (56) e Alessandro Taurisano (25) condannati – al pari del concittadino Desiato – per una rapina (non andata a buon fine) ai danni del ragioniere di una cooperativa agricola della Città degli Imperiali. Condanna per ricettazione, invece, a carico di una coppia di parenti di Fantasia e Giannoccaro.
Questi ultimi due erano originariamente accusati dell’omicidio del complice, ma se la sono, per così dire, cavata con sei anni ciascuno. Secondo l’accusa e il giudice, furono proprio loro a rapinare l’impiegato della “Distante” degli incassi raccolti durante il consueto giro delle slot machine. Poi, durante la fuga, il terzo complice (Fiorile) fu raggiunto da uno sparo (pare, partito accidentalmente) e, abbandonato per strada lungo la direttrice Villa Castelli, perse successivamente la vita in ospedale.
Condanna a 4 anni per Murro per aver fornito supporto logistico al terzetto. Desiato, secondo la tesi del pm poi accolta dal giudice, era invece il basista del posto. Sarebbe stato questi a dare agli altri le indicazioni sulle abitudini della vittima, ma anche a mettere a loro disposizione un’autov rubata. A Desiato, gli investigatori dell’Arma erano arrivati dopo l’arresto della banda di Conversano.
Nel primo pomeriggio del 23 gennaio Fiorile, Giannoccaro e Fantasia speronarono in via Settembrini l’auto del dipendente della ditta “Distante Surl” e, sotto la minaccia di un fucile a canne mozze, s’impossessarono del denaro.
Successivamente, si diedero alla fuga in direzione Villa Castelli. Dopo qualche chilometro, però, l’auto rimase a secco di carburante e i tre furono costretti a percorrere un tratto a piedi. Fiorile fu raggiunto da un proiettile al torace e abbandonato dai complici che, dopo aver rapinato dell’auto un’automobilista di passaggio, fecero perdere le proprie tracce. A distanza di qualche giorno, gli arresti dei conversanesi, che anticiparono l’ordinanza di custodia nei confronti di Deisato, giunta dopo qualche mese: per quest’ultimo condanna a sei anni e nove mesi di reclusione. Per lui, dunque, la pena più pesante anche per via di un’altra tentata rapina con la complicità di Taurisano e Leuzzi, condannati a tre anni.
Taurisano, già imputato in altro processo con l’accusa di spaccio e detenzione di armi, era stato raggiunto da un altro provvedimento solo qualche settimana fa per un’ulteriore rapina, consumata ai danni di due dipendenti della “solita” ditta operante nel settore dell’intrattenimento elettronico. L’ultimo arresto in ordine di tempo aveva destato scalpore. Il 25enne è infatti un cantante neomelodico particolarmente noto sul web per la canzone “Carcere”, un brano cult sulla piattaforma Youtube.