Il fatto non costituisce reato. La formula dell’assoluzione è dubitativa, ma è stato assolto un 25enne di Torre Santa Susanna che, quasi quattro anni fa, spese una banconota da 100 euro falsa per comprarsi le sigarette. Quei soldi sembravano veri, quindi potrebbero aver tratto in inganno il loro possessore. La tesi sostenuta dal difensore di fiducia, Michele Iaia del Foro di Bari, è stata sposata dal giudice monocratico del Tribunale di Brindisi, Ambrogio Colombo, nonostante la pubblica accusa avesse chiesto una condanna a un anno e sei mesi: il giovane aveva trovato per strada un portafogli smarrito, contenente 400 euro, e se n’era appropriato. Dopodiché, aveva cominciato a spendere quei soldi.
I fatti risalgono al 29 settembre 2014 e sono avvenuti a Torre Santa Susanna. In un primo momento, il tabaccaio di via Latiano non si era accorto della falsità del denaro e aveva tranquillamente restituito il resto al suo cliente. Successivamente, al momento di depositare i contanti in banca, un dipendente dell’istituto di credito aveva fatto notare al titolare della rivendita di tabacchi come quel foglio da 100 paresse (e fosse) contraffatto.
I carabinieri della Stazione torrese avevano, allora, identificato e sottoposto a perquisizione il 25enne ed effettivamente nel portaoggetti lato guida della sua auto avevano trovato (e sequestrato) un portafogli contenente tre altre 100 euro. Citato a giudizio, a processo aveva sostenuto – per il tramite dell’avvocato Iaia – la tesi del ritrovamento occasionale di quel portafogli e ammesso il conseguente utilizzo di parte del suo contenuto. Quelle banconote (ora spedite alla Banca d’Italia) sembravano talmente vere che se, a una prima occhiata, non avevano minimamente insospettito il titolare dell’esercizio, della loro falsità non si sarebbe potuto accorgere – a maggior ragione – l’imputato, che dunque è stato mandato assolto.
