«O mi dai i soldi o invio a tutti il tuo video da nudo», fine dell’incubo per un 35enne

«O mi dai 800 euro o invio a tutti il video in cui sei nudo». Questa la minaccia che “Laura” ha rivolto a un 35enne di Oria, il quale ha deciso di rivolgersi al suo avvocato e ai carabinieri che, insieme con la polizia postale, sono riusciti a risalire all’autrice del ricatto: una ragazza della Costa d’Avorio bella, avvenente e disinibita. Disinibita e convincente a tal punto da aver persuaso la sua preda a denudarsi davanti per lei di fronte a una webcam. Caso tipico di cyber stalking. Tra i due, infatti, c’è stato uno scambio d’immagini: nuda lei, poi anche lui. Soltanto che, a quanto pare, la prima da perdere non aveva alcunché; il secondo qualcosa sì. Sai che figura con la sua donna, i parenti e gli amici ai quali quell’altra aveva minacciato di girare quel video osé?

I contatti tra l’ivoriana e l’oritano cominciarono qualche mese fa, quando il 35enne – molto conosciuto nella città federiciana – accettò una richiesta d’amicizia su facebook da tale “Laura”. Quest’ultima si mostrò ben predisposta e quasi interessata all’altro, tanto da aver cominciato sin da subito a mostrargli le sue grazie. Ne nacque ben presto un gioco erotico con protagonista, inizialmente, soltanto lei.

Dopo tutta una serie di lusinghe, però, l’uomo ha finito per cascare nella trappola: ha accettato di spogliarsi e, slip all’ingiù, ha così trasmesso a sua volta, via chat del social network, un video piuttosto compromettente.

Da allora, l’atteggiamento di Laura è cambiato radicalmente: da provocante a minacciosa e stalker il passo è stato relativamente breve. Una volta in possesso di quel filmato, ha rivelato le sue reali intenzioni: bussare a denari.

«O mi dai 1.800 euro o ti rovino la vita inviando a tutti i tuoi contatti il video che mi hai inviato». L’oritano, stupido e col sangue raggelato, ha implorato pietà, poi si è preso un po’ di tempo per pensarci su e, alla fine, ha deciso di non cedere al ricatto e di rivolgersi al suo legale Gabriele Mazza. Questi gli ha consigliato di recarsi immediatamente dai carabinieri della Stazione di Oria che hanno a loro volta interessato la polizia postale per dare un’identità reale a quel profilo virtuale.

Gli investigatori sono risaliti sino a una donna residente in Africa, nella Costa d’Avorio appunto. Il suo profilo “fake” è stato bloccato ed è ormai innocuo. Difficile che quel video possa essere trasmesso a chicchessia, così com’è difficile che “Laura” sia, un giorno, processata in Italia. Intanto, però, l’incubo sembra finito.

Morale delle favola: non accettare richieste di amicizia e lusinghe online dagli sconosciuti. I truffatori e le truffatrici, pronti a trasformarsi in persecutori, sono davvero a portata di mouse, di clic e di tap.

 

 

 

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