Sin dalle prime ore del mattino di oggi (martedì 15 maggio) la polizia di Brindisi ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di 12 persone ritenute a capo o prossime alla Sacra corona unita.
Si tratta di: Raffaele Martena, 32 anni, di San Pietro Vernotico, Antonio Campana, 39 anni, nato in Germania, Jury Rosafio, 41 anni, di Brindisi, Igino Campana, 53 anni, di Mesagne, Ronzino De Nitto, 43 anni, di Mesagne, Fabio Arigliano, 47 anni, di Brindisi, mario Epifani, 37 anni, di Brindisi, Andrea Martena, 32 anni, di Brindisi, Andrea Polito, 29 anni, di San Pietro Vernotico, Vincenzo Polito, 33 anni, di San Pietro Vernotico, Enzo Sicilia, 33 anni, di Mesagne, Nicola Magli, 38 anni, di Brindisi.
Dalle indagini della Squadra mobile, sotto il coordinamento della Dda, è emerso come un paio di detenuti – esponenti di spicco del sodalizio criminale – impartissero ordini direttamente dal carcere di Brindisi tramite corrispondenza e contatti telefonici. I due sembra riuscissero anche da mantenere rapporti con altri soggetti reclusi in altri penitenziari italiani. In alcuni casi si sono addirittura registrate investiture e affiliazioni mafiose a distanza.
I poliziotti, in collaborazione con i colleghi della penitenziaria, hanno effettuato numerose perquisizioni sia nella casa circondariale brindisina che in quelli di altre province italiane.
Le indagini hanno anche permesso di far emergere propositi di evasione, oltre che di vendetta contro componenti della Procura antimafia leccese.
L’operazione di polizia giudiziaria è stata denominata “Oltre le mura”.