Due arresti e una denuncia, per furto di energia elettrica e gas, da parte dei carabinieri dipendenti dal Comando provinciale di Brindisi. In particolare:
i militari della Stazione di Brindisi Casale, durante una perquisizione, hanno scoperto che – nonostante l’interruttore del contatore e del salvavita fossero staccati – in casa di una coppia c’era ugualmente l’elettricità: gli elettrodomestici, infatti, hanno continuato a funzionare regolarmente. I successivi accertamenti, in collaborazione con personale Enel, hanno consentito di risalire al “mistero”: un allaccio abusivo alla rete pubblica mediante un cavo di alimentazione, privo di guaina ben nascosto dentro una cassetta murata, sul quale erano stati applicati dei morsetti e, di conseguenza, una derivazione. I tecnici, dopo aver disattivato l’allaccio, hanno messo in sicurezza l’impianto. Gli investigatori, dal canto loro, non hanno poi potuto che arrestare in flagranza di reato il 52enne G.M. e la 47enne M.C., tutti e due brindisini, poi rimessi in libertà, come disposto dal magistrato. Il danno è ancora in fase di quantificazione;
i militari della Stazione di Fasano hanno invece denunciato a piede libero la 50enne fasanese C.M.: grazie a una forzatura dei sigilli del contatore era riuscita a risparmiare sulla bolletta del metano. Il controllo degli investigatori è partito a seguito della segnalazione da parte della società erogatrice del servizio. Anche in questo caso, il danno è ancora da quantificare.
