Può finalmente partire un corso professionalizzante per pizzaiolo, totalmente gratuito, destinato ai ragazzi diversamente abili di Francavilla Fontana.
Il corso durerà 300 ore, inizierà già da lunedì 14 maggio e si svolgerà, a giorni alterni, fino ai primi di luglio, al termine del quale i ragazzi: Francesco Calò, Flavia Pappadà, Michele Galiano e Stefano Basile si esibiranno per una prova finale che li vedrà destreggiarsi tra farine e ingredienti per sfornare deliziose pizze che passeranno poi al vaglio di una specifica giuria.
Il corso, organizzato già da tempo dall’ingegner Angelo di Noi e promosso dalla Pizzeria “Rosso Piccante” di Carlo Pasini con il patrocinio gratuito del Comune di Francavilla Fontana, ha finalmente ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per poter essere avviato.
In tal senso hanno lavorato non poco i responsabili dei Servizi Sociali di Francavilla, tra cui il dirigente Gianluca Budano e l’assistente sociale Addolorata Ruggiero, che hanno dovuto affrontare e risolvere, insieme al commissario prefettizio Guido Aprea, non poche problematiche per un corso nuovo nel suo genere nella Città degli Imperiali.
Il lavoro da compiere è ancora arduo e ovviamente spetterà al titolare della pizzeria “Rosso Piccante” curare l’aspetto pratico delle lezioni: la stesura della pizza, il passaggio sulla pala e le successiva infornature e cottura, ma anche coadiuvare Alessandra Nardelli nelle sue lezioni di teoria che riguarderanno temi molto specifici e articolati tra di loro come: le basi della lievitazione, la scelta delle farine, l’utilizzo dei giusti lieviti, i tipi di forni e le temperature ottimali di cottura.
I ragazzi, particolarmente entusiasti dell’evento e consapevoli di essere i veri protagonisti di un corso a loro totalmente dedicato, già non vedono l’ora di indossare grembiuli e cappelli che saranno appositamente confezionati e regalati dalla ditta Mulino Iacquone (produttore specializzato di pregiate farine per pizza), così come di condire le pizze con i principali ingredienti e accessori forniti per l’occasione dalla ditta Argentieri di Francavilla Fontana, oltre ovviamente alle succulente mozzarelle provenienti dal famoso caseificio Sammarco di Taranto.
Non stanno più nella pelle Francesco, Michele, Flavia e Stefano che già hanno fatto squadra tra di loro confidando già di diventare grandi pizzaioli, e perché no?, riuscire a fare il prima possibile una pizza buonissima da far assaggiare ai loro genitori e agli amici. Qualcuno è voluto andare anche oltre decidendo di seguire anche un corso per imparare ad impastare e a cuocere il pane fatto in casa. Effettivamente questi ragazzi di energia e di voglia di fare ne hanno davvero tanta, bisogna solo dare loro una piccola mano, l’opportunità giusta, perché poi saranno loro a lasciarci senza parole e a trasmetterci tanto.
È bello sapere che sono in buone mani: Carlo Pasini, infatti, è un grande esperto del settore ed ha già da anni avviato corsi per pizzaiolo a livello nazionale, oltre ad aver consolidato processi del tutto innovativi per la produzione di una pizza caratterizzata da un tempo di lievitazione che supera abbondantemente le 90 ore e garantita oltretutto da una particolare selezione di lieviti. Questo conferisce un sapore, una digeribilità e un pregio senza paragoni, ovviamente se accompagnata da una spiccata passione e da una particolare qualità delle materie prime.
Se poi, alla fine di tutto questo, si aggiunge che il corso avverrà con la collaborazione di A.P.I. – Associazione Pizzerie Italiane – che opera ed è riconosciuta sia in Italia che all’estero tra cui Spagna, Irlanda, Corea del Sud ed Emirati Arabi. Sicuramente qualcosa di bello e gratificante è stato organizzato per questi ragazzi, capaci di farsi voler bene già a prima vista per la loro incredibile dolcezza e simpatia, ed è chiaro che i loro grinta, entusiasmo e capacità non sono da meno rispetto a quelli di chiunque altro.
«Mi auguro – conclude l’ingegner di Noi – che eventi come questo non solo vengano replicati in tanti altri settori, ma siano proposti soprattutto dai principali attori della nostra città, perché, in fin dei conti, questi ragazzi meritano davvero tanto e noi abbiamo tanto da imparare da loro».