Ha rapinato un conducente e, al volante dell’auto di quest’ultimo, è andato a trovare la propria famiglia. I carabinieri in forza al Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Brindisi, in collaborazione coi colleghi del Norm della Compagnia brindisina, hanno arrestato il 42enne Roberto Leuci, brindisino, che lo scorso 17 aprile era sfuggito all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi.
Lo scorso 30 aprile, pistola in pugno, ha fermato una Fiat Panda e ha costretto a scendere le tre persone che erano a bordo, si è messo alla guida e si è allontanato. La Centrale operativa del Comando provinciale ha, quindi, diramato una nota di ricerca della Panda, che è stata trovata nel parcheggio di un condominio in via Aleandro, non lontano da casa del ricercato Leuci. Così, nella tarda serata, gli investigatori hanno fatto irruzione nel l’appartamento di quest’ultimo e l’hanno trovato nell’armadio della stanza da letto, nascosto tra i vestiti. Il 42enne ha subito ammesso di essere stato l’autore della rapina della Panda. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato poi una borsa a tracolla con dentro una pistola modificata per sparare proiettili calibro 6,35, due cartucce dello stesso calibro, un paio di guanti in lattice nero e le chiavi della Panda. In u’altra camera è stato poi recuperato un cappellino maculato simile a quello descritto dalle persone rapinate. Leuci, già sottoposto ai domiciliari perché indagato per un’estorsione commessa a Catania nel giugno 2014, si era in precedenza allontanato dal suo domicilio e perciò il Tribunale aveva emesso a suo carico un’ordinanza di aggravamento della misura con la custodia in carcere. Oggi è accusato anche di rapina a mano armata e detenzione di arma comune da sparo. Dopo le formalità, il 42enne è stato condotto nel carcere di Brindisi.