Quando ha incrociato in auto una pattuglia dei carabinieri, ha fatto esattamente ciò che forse mai e poi mai avrebbe dovuto fare: insospettirli, pigiare sul gas e fuggire. Ne è scaturito uno spettacolare e spericolato inseguimento sia per il centro abitato che per le campagne, conclusosi con l’arresto in flagranza di reato, da parte dei militari della Compagnia di Francavilla Fontana e dei colleghi del Nucleo operativo del Reparto operativo provinciale, del 36enne francavillese Patrizio Tamburrini per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e rapina aggravata. L’uomo è, infatti, ritenuto l’autore del colpo messo a segno nella serata dello scorso 7 aprile ai danni di una parafarmacia a Erchie. L’inseguimento, culminato nell’arresto e nella perquisizione domiciliare, è scattato ieri (mercoledì 11 aprile) intorno alle 12, a Torre Santa Susanna, dove i militari delle Stazioni torrese ed ercolana hanno intimato l’alt al conducente di una Nissan Micra di colore grigio. L’automobilista ha però sgasato e ad altissima velocità si è diretto verso Oria, poi è rientrato verso Torre, infine – dopo 30 minuti circa – si è schiantato prima contro un muretto a secco poi contro un albero in un tratturo lungo la strada di collegamento tra Torre e San Cosimo alla Macchia. Non pago, il guidatore è sceso dalla macchina e ha tentato la fuga a piedi, ma a quel punto gli inseguitori hanno avuto la meglio e l’hanno ammanettato. La Micra è risultata rubata lo scorso 17 ottobre a Ostuni e Tamburrini privo di patente. La successiva perquisizione a casa sua – tra le campagne di Oria – ha consentito di recuperare una pistola a salve in metallo tipo Beretta 92 marca Bruni calibro 8 senza il tappo rosso e il cassetto di un registratore di cassa, con quest’ultimo nascosto in un’altra auto parcheggiata nello spiazzo antistante l’abitazione rurale. Dagli accertamenti del caso è emerso come quel cassetto fosse proprio lo stesso trafugato, nella serata del 7 aprile, in una parafarmacia di Erchie. Qui, intorno alle 19,30, un uomo aveva fatto irruzione nei locali e, senza proferire parola, si era diretto alla cassa e aveva preso ciò che gli serviva: il cassetto del registratore contenente circa 300 euro.
Dopo le formalità di rito, Tamburrini è stato condotto nel carcere di Brindisi, dov’è a disposizione del magistrato.
