Nel corso di un controllo con annessa perquisizione a casa sua, i carabinieri della Stazione di Fasano hanno trovato e sequestrato un fucile da caccia “Manuarm” calibro 9. L’arma era nascosta in un ripostiglio e il padrone di casa non ha saputo fornire spiegazioni plausibili circa il suo possesso. Così, nei confronti del 48enne D.C. è scattato l’arresto in flagranza per l’illecita detenzione, anche se l’uomo dopo le formalità di rito è stato rimesso in libertà.
La normativa di riferimento stabilisce che “chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”, altrimenti risponde del reato contemplato dagli articoli 2 e 7 della Legge 895/1967 “illecita detenzione di arma comune da sparo”. Inoltre, “l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere quelle misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico”. “La denuncia di detenzione deve essere ripresentata ogni qualvolta il possessore trasferisca l’arma in un luogo diverso da quello indicato nella precedente denuncia. Il detentore delle armi deve assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza.” L’obbligo della corretta custodia si considera adempiuto, allorché, concretamente si adottino tutta una serie di cautele, quindi occorre assumere tutti quegli accorgimenti che porrebbe in essere una persona di normale prudenza.