Le mire della Scu sugli impianti fotovoltaici, condanna e detenzione in carcere per la moglie del boss Buccarella

fotovoltaico madonna della scala 1

Nelle prime ore di quest’oggi, i carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Corte d’Appello di Lecce, a carico della 61enne Antonia Caliandro – già sottoposta alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno – moglie del boss della Sacra corona unita Salvatore Buccarella. La donna ha riportato una condanna a sette anni di reclusione per i reati di cui all’articolo 416 bis (Associazioni di tipo mafioso) commi 2, 3, 4 e 5 e ha già scontato un anno, tre mesi e 28 giorni da settembre 2012 a gennaio 2014. La condanna concerne tutta una serie di attività criminose commesse tra la fine del 2009 e giugno 2010 a Tuturano, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e altre località della provincia di Brindisi interessate da progetti per la realizzazione di campi fotovoltaici (furono in . Quest’ultimo settore, infatti, era considerato particolarmente redditizio e aveva richiamato nel Brindisino numerosi imprenditori interessati. Oltre ad aver attirato gli investitori, però, il fotovoltaico solleticò gli appetiti delle organizzazioni criminali, che richiedevano non soltanto denaro ma anche assunzioni di operai e vigilantes. Dopo le formalità di rito, Caliandro è stata condotta nel ramo femminile del carcere di Lecce. L’altro ieri, mercoledì 28 marzo, i carabinieri della Stazione di Tuturano avevano già eseguito un altro ordine di carcerazione, per lo stesso processo scaturito dall’operazione “Helios” (19 settembre 2012), nei confronti del 60enne Cosimo Giardino Fai.

 

 

 

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