Dovrà scontare una pena di sette anni e 11 mesi di reclusione dopo essere stato condannato per associazione di tipo mafioso, rapine, estorsioni, furto e danneggiamento, reati commessi nel 2010. I carabinieri della Stazione di Tuturano hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, a carico del 58enne Cosimo Giardino Fai, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. L’uomo è considerato prossimo al clan “Buccarella” della Sacra corona unita. Dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Brindisi.
I militari dell’Arma della Stazione di Carovigno hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Lecce, a carico del 39enne Alfonso Lacorte, già affidato in prova ai Servizi sociali. Dovrà scontare una pena residua di cinque anni, 11 mesi e due giorni di reclusione dopo aver riportato una condanna per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, reati commessi tra Carovigno e altri luoghi della provincia di Brindisi nel 2012. Dopo le formalità, è stato accompagnato nella casa circondariale di Brindisi.
Detenzione domiciliare, invece, per il 49enne brindisino S.V. – già sottoposto agli arresti domiciliari – nei cui confronti i carabinieri della Stazione di Brindisi Casale hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi. L’uomo è stato condannato per evasione, reato commesso nell’ottobre dello scorso anno.
Denuncia per evasione, invece, per il 57enne brindisino M.T.D., già sottoposto ai domiciliari per favoreggiamento e ingresso nel territorio dello Stato di migranti clandestini. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno accertato come questi si fosse allontanato dal luogo di custodia cautelare senza l’autorizzazione del magistrato. Una misura cui era stato sottoposto nel maggio 2016 dopo essere stato intercettato alla guida di un motoscafo d’altura nel basso Canale d’Otranto – tra la Costa di Tricase e Castro Marina – con a bordo 14 extracomunitari di nazionalità somala.
Si è allontanata dal suo domicilio senza permesso ed è stata quindi denunciata a piede libero dai carabinieri del Norm di Brindisi, per evasione, la 26enne brindisina T.N., sottoposta alla misura dei domiciliari per i reati di estorsione e rapina in concorso, reati commessi tra il 2013 e il 2015.