Dopo tutta una serie di errori e tentativi, il caso sembrava essere ormai chiuso: per le prossime amministrative di Oria, i “carboniani” da una parte, il cosiddetto centrodestra dall’altra. E invece no: Forza Italia è nuovamente tornata a flirtare coi carboniani, così Fratelli d’Italia (Mino Recchia e Ciccio Conte), Identità e coesione (Glauco Caniglia) e Noi con l’Italia (Mimino Pomarico e Franco Durantini) hanno rifatto le valigie – disfatte solo due giorni fa – e deciso d’intraprendere un altro viaggio che, al momento, non si sa dove li porterà.
Un candidato sindaco sarà espresso nelle prossime ore dai carboniani più Fi (o ex Fi?) e sarà probabilmente proprio Pino Carbone, cui devono anche il nome. Nei giorni passati era circolata l’ipotesi di una candidatura dell’attuale coordinatore azzurro Fabio Stranieri, che – a quanto si apprende – sarebbe stato accettato come anche il candidato dei carboniani, ma a una sola condizione: che, cioè, si fosse creata una coalizione larga con anche Fi, Identità e Coesione, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia (in aggiunta alle liste civiche, quattro o cinque, dei carboniani). Un’ipotesi tramontata oggi a seguito del netto rifiuto opposto dai partiti “no Coke“.
Oggi c’è comunque maretta anche negli ambienti forzisti e per domani sera è stata convocata una riunione, alla quale dovrebbe prendere parte anche il coordinatore provinciale Antonio Andrisano, che si preannuncia particolarmente accesa.
Intanto, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Recchia e il dirigente Conte fanno sapere: “Non erano quelle di cui si è parlato oggi le condizioni per l’unità del centrodestra: noi, a differenza di altri, non siamo disposti a tutto. Giunti a questo punto – tagliano corto – non ci resta che constatare come siano venute a mancare le condizioni di base per un accordo politico e programmatico intorno a una figura ideale e condivisa di candidato sindaco, perciò ci tiriamo fuori dall’accordo sottoscritto, sabato scorso, con le altre forze politiche”.
Una situazione e uno scenario che, insomma, mutano per l’ennesima volta nel giro di poche ore e che, considerati i numerosi colpi di scena, chissà che di qui a breve non possa ancora mutare.
Gli elettori, intanto, restano alla finestra in attesa di sviluppi e di sapere chi altri potranno scegliere sulla scheda che sarà loro consegnata (presumibilmente) a fine maggio, così come l’unica candidata finora certa (Maria Lucia Carone) resta in attesa di sapere con chi dovrà confrontarsi.