Le cose, fino a ieri sera, sarebbero dovute andare diversamente: il cosiddetto centrodestra, con a capo Forza Italia, avrebbe dovuto incartare la candidatura a sindaco di Oria del coordinatore forzista Fabio Stranieri. Le altre forze politiche interessate, però, non si sono presentate alla riunione, hanno fatto saltare il banco e causato una rottura. Stamattina stesso, una delegazione degli azzurri ha incontrato gli ex rivali “carboniani” (cioè prossimi politicamente a Pino Carbone) e ha siglato con loro e con le loro cinque potenziali liste un patto per scendere insieme alle prossime elezioni amministrative. Gli accordi di massima prevedono l’ufficializzazione del candidato martedì 27 marzo. La corsa è a due: da una parte lo stesso Stranieri, dall’altra Carbone, con quest’ultimo favorito in quanto – a questo punto – padrone di casa. È stata Fi, infatti, a proporsi e non viceversa.
E gli altri? La porta resterà aperta, ovviamente, per tutti quei partiti e movimenti che intendessero sposare il progetto della nuova alleanza, ma sicuramente alle condizioni già stabilite. Sta di fatto che, a seguito del brutto tiro giocato ieri a Fi, oggi Fratelli d’Italia (Mino Recchia e Ciccio Conte), Identità e Coesione (Glauco Caniglia) e Direzione Italia (Cosimo Pomarico) non hanno ancora una collocazione precisa.
Nei prossimi giorni, dunque, si conoscerà il nome di almeno uno degli sfidanti di Maria Lucia Carone e della Coalizione per il Cambiamento, con questi ultimi che sono in campo già da tempo.
Resta da capire, poi, chi presenteranno i 5 Stelle e se vi saranno altre candidature provenienti dalla cosiddetta società civile.