Si è professato innocente il 48enne, presidente di un’associazione sportiva di Oria, arrestato ieri dalla Squadra mobile di Brindisi con l’accusa di aver abusato di una minorenne sua allieva. L’interrogatorio di garanzia si è tenuto questa mattina in carcere dinanzi al Gip del Tribunale di Brindisi Tea Verderosa che, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero Paola Palumbo, lunedì scorso (19 gennaio) aveva emesso a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dopo aver ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione dei reati. Difeso dal suo avvocato di fiducia, Pasquale Annicchiarico del Foro di Brindisi, il 48enne ha quest’oggi risposto alle domande che gli sono state poste e definito falso ogni addebito: a suo dire, non ci sarebbe mai stato alcun rapporto con la 13enne che lo scorso anno, accompagnata dai genitori, aveva sporto nei suoi confronti una denuncia-querela presso gli uffici della Questura brindisina. Di più: l’indagato ha assicurato di essersi sempre comportato in modo consono e inappuntabile con tutti i ragazzi e le ragazze che nel tempo si sono accostati all’associazione da lui presieduta e attiva soprattutto nel settore delle manifestazioni storico-culturali. Il presidente dell’associazione resta comunque ristretto, per ora, nella casa circondariale di Brindisi. Il suo legale, intanto, ha chiesto copia degli atti del procedimento e nei prossimi giorni valuterà se presentare istanza al Riesame di Lecce per l’annullamento o l’attenuazione (con l’eventuale concessione degli arresti domiciliari) della misura.