«L’operazione “irresponsabile ed incosciente” di cui si parla in queste righe ha di fatto garantito un risparmio netto alle casse del Comune, senza togliere alcun diritto agli utenti: garantita la continuità didattica ( tutte le educatrici erano già operative nella struttura e conoscevano i bambini). Ineccepibile la proposta formativa ed educativa attualmente: innovativa e moderna, come i bambini che accoglie. Quali e quante le famiglie insoddisfatte? Nessuna, parlano i dati della realtà; del resto, un asilo che non rispondesse a questi requisiti, non avrebbe liste d’attesa!
I fondi a cui si fa riferimento non avrebbero coperto alcunché nell’anno scolastico trascorso… Quindi, di grazia, chiudevamo l’asilo? I buoni di conciliazione regionali hanno garantito l’accesso in base al reddito ISSE; nulla di strano, si chiama equità. Ma allora, tutto questo clamore che si vuol continuare a sollevare sembra più una questione di principio… Ma io, da amministratore serio, penso alla comunità e per il suo bene agisco».