L’ex presidente del Consiglio comunale: «Scelta scellerata esternalizzare l’asilo nido, il resto sono chiacchiere»

Maria Passaro
Maria Passaro

Si riceve e pubblica:

Ancora una volta, la città di Francavilla Fontana rimane indietro rispetto all’innovazione ed alle riforme che riguardano il sistema educativo e la scuola. Siamo in dovere di fare alcune precisazioni rispetto alle esternazioni folcloristiche da campagna elettorale da parte di ex amministratori (vedi post in calce all’articolo). Dopo trent’anni di ottima gestione pubblica, l’ex amministrazione Bruno ha esternalizzato l’asilo nido “Le Coccinelle” con un’operazione incosciente ed irresponsabile che va contro corrente rispetto alla riforma del sistema d’istruzione scolastica approvato dal Consiglio dei ministri. Mentre il governo centrale e l’Unione Europea hanno esplicitato l’esigenza primaria di garantire, sin dalla nascita, pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco a tutti i bambini, concorrendo ad eliminare disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali attraverso il superamento della dicotomia tra servizi educativi per la prima infanzia e scuola dell’infanzia, costruendo un percorso educativo e formativo unitario, l’amministrazione Bruno è andata in un’altra direzione.

Non è stata colta l’occasione, nonostante la legge concedesse la possibilità di effettuare le assunzioni attraverso il superamento del patto di stabilità nel settore educativo. Un’operazione che non ha fatto risparmiare assolutamente il Comune di Francavilla Fontana, in quanto le tre educatrici, dipendenti dell’ente, sono state trasferite presso gli uffici comunali senza alcun tipo di formazione, arrecando danni all’erario.

I fatti dimostrano come le famiglie che l’anno precedente avevano usufruito del servizio siano state messe nelle condizioni di non proseguire in continuità il percorso educativo dei loro figli. Le cause sono da riscontrare nell’aumento delle tariffe e in condizioni meno favorevoli. Una politica volta a distruggere un servizio pubblico efficiente all’insegna di un lavoro parcellizzato e non qualificato. Considerando che per poter svolgere il lavoro di educatrice sono necessari determinati titoli previsti dalla legge e non requisiti di appartenenza.

Maria Passaro, ex presidente del Consiglio comunale di Francavilla Fontana

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