Domenica 25 febbraio us, si è svolta a Napoli la consueta assemblea nazionale annuale che ha visto la partecipazione delle associazioni antiracket aderenti alla FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane).
I rappresentanti delle varie associazioni presenti, dopo la relazione del presidente nazionale Tano Grasso, hanno illustrato le attività svolte con i risultati conseguiti dalle proprie associazioni e tracciato le nuove linee guide e programmatiche per il prossimo futuro.
È stata giornata proficua e impegnativa in cui i partecipanti si sono potuti confrontare con le varie realtà provenienti da tutta Italia discutendo sulle dinamiche e strategie conseguenti per la lotta al racket.
Si è programmata l’attività per il nuovo anno in cui sarà protagonista anche il territorio brindisino.
Inoltre, in occasione dell’assemblea, il Centro Sportivo Kodokan Onlus di Napoli che ospitava i dirigenti FAI, ha inviato i presenti a firmare l’opera “Pa Ta Pum. Una mano a salve” di Pippo la Capruccia e Alessandro Barone.
Una mano senza arma che mima la pistola perché basta l’idea per incutere la paura! Una paura si cui si basa e si alimenta il sistema dell’estorsione, anche in assenza di armi.
Nota sull’opera:
Una “mano” di cui non si può vedere né immaginare il mandante!
Una mano però che non può che sparare a salve! E priva di armi!
Se ci si unisce tutti a combattere i parassiti, a difendersi dalla pura, quella mano sarà sempre “una mano a salve” e il suo sparo potrà essere solo virtuale: “Pa Ta Pum”.
Al vertice nazionale era presente una delegazione brindisina. In foto dopo aver firmato sull’opera d’arte: Cosimo Torino (neo presidente di Francavilla Fontana), Donato Carriero con Domenico Maggi (componente e presidente di Ceglie Messapica), Emanuele Guglielmi (dirigente di Mesagne) e Fabio Marini (Coordinatore provinciale di Brindisi).