Recenti fatti di cronaca, sia nazionale che locale, hanno richiamato l’attenzione sull’utilizzo e la custodia illeciti delle armi da fuoco, ancorché legalmente denunciate. Così, il Comando provinciale carabinieri di Brindisi, mediante il personale delle Stazioni dipendenti, ha avviato un controllo capillare di tutti i soggetti in possesso di armi, per accertarsi che rispettassero la normativa in materia e in particolare l’articolo 38 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza: «Chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”.
La norma prevede altresì che “l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere quelle misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico”.
“La denuncia di detenzione deve essere ripresentata ogni qualvolta il possessore trasferisca l’arma in un luogo diverso da quello indicato nella precedente denuncia. Il detentore delle armi deve assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza.”
L’obbligo della corretta custodia si considera adempiuto quando sia concretamente adottata tutta una serie di cautele.
Il successivo articolo 39 del Tulps stabilisce che il Prefetto della provincia ha la facoltà di vietare la detenzione di armi e munizioni alle persone ritenute capaci di abusarne. Pertanto, l’attività informativa e successivamente ispettiva da parte dell’Arma dei Carabinieri mira anche all’acquisizione di tutta una serie di elementi utili al fine di porre l’Autorità preposta nelle condizioni di decidere al meglio.
Nel mese di gennaio 2018, il bilancio della specifica attività condotta dai reparti dell’Arma nell’intera provincia ha portato i seguenti risultati:
– 133 detentori di armi controllati;
– 12 denunciati a piede libero per inosservanza delle norme sulla diligente custodia, per trasferimento dell’arma ad altro luogo, per smarrimento, per mancata denuncia ex novo causa decesso del congiunto detentore;
– 1 arresto, per detenzione abusiva di arma clandestina;
– 28 armi sequestrate;
– 110 munizioni sequestrate;
– 9 proposte di revoca di porto d’armi.