Rapina in gioielleria, 27enne fermato dopo poche ore. Si cercano ancora il complice e la pistola usata per il colpo

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Delle indagini rapidissime hanno consentito ai carabinieri della Compagnia di Manduria e ai loro colleghi del Comando provinciale di Brindisi di sottoporre a fermo d’indiziato di delitto un 27enne brindisino – già sorvegliato speciale – sospettato di aver messo a segno, intorno alle 18 di ieri (sabato 3 febbraio), una rapina ai danni di una gioielleria a Sava (Taranto). Si cerca ancora il suo complice, dato che ad agire erano stati due giovani col volto scoperto e armati di pistola.

In particolare, uno dei due – entrati nell’esercizio come de normali clienti – dopo aver chiesto alla titolare e al marito di mostrare loro dei braccialetti da donna in oro, ha estratto dal giubbotto una pistola e, sotto la minaccia dell’arma, ha indotto i gioiellieri a stare fermi altrimenti avrebbe sparato. L’altro, intanto, ha scavalcato il bancone e si è impossessato di gioielli per un valore di circa 10mila euro. Dopo il colpo, la fuga a piedi.

Il fatto che la coppia avesse agito a volto scoperto ha agevolato l’attività degli investigatori della Stazione di Sava e del Nucleo operativo della Compagnia di Manduria, che hanno immediatamente acquisito i filmati della sorveglianza ed estrapolato i frame coi dettagli dei tratti somatici e degli indumenti indossati dai rapinatori. Il passo successivo è stato quello di stampare le immagini e di trasmetterle anche ai Comandi provinciali di Brindisi e Lecce.

Un carabiniere in servizio proprio a Brindisi ha immediatamente riconosciuto dalla postura e dalle fattezze fisiche il 27enne brindisino con precedenti specifici e già sottoposto alla sorveglianza speciale. La foto segnaletica del pregiudicato è stata quindi stampata e mostrata ai gioiellieri che l’hanno riconosciuto senza alcuna ombra di dubbio come il rapinatore armato. I militari dell’Arma di Brindisi si sono recati a casa sua e l’hanno sorpreso proprio mentre rientrava con ancora i capi d’abbigliamento indossati durante la rapina. Il giovane ha tentato di fuggire per sottrarsi alla cattura, ma è stato ugualmente bloccato.

L’attività investigativa si è conclusa alle 23,30 – a meno di sei ore dal delitto – quando il 27enne è stato sottoposto a fermo e condotto nel carcere di Brindisi. I suoi abiti sono stati sequestrati. Ora si cercano il complice e la pistola.

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