
premesso che: il provvedimento in esame reca misure per il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020;
fra le misure in materia di agricoltura, sono previsti uno stanziamento per i territori danneggiati dal batterio Xylella fastidiosa sia «al fine di realizzare
un programma di rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti dal batterio, anche attraverso il recupero di colture storiche di qualità» sia «al fine di favorire la ripresa economica delle imprese agricole dei territori colpiti»;
recentemente è stata votata in sede comunitaria l’implementazione alla «decisione di esecuzione (Ue) 2015/789 della Commissione del 18 maggio 2015 relativa alle misure per impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa»;
il provvedimento sembrerebbe prevedere, tra le altre novità, ispezioni ufficiali, campionamenti e analisi su alcune specie ospiti prima che queste vengano poste in commercio, questo comporterebbe maggiori aggravi amministrativi ed economici sia per le aziende florovivaistiche sia per le autorità pubbliche preposte ai controlli;
il florovivaismo è uno dei settori trainanti dell’agricoltura italiana grazie alla qualità produttiva e alla presenza delle aziende italiane in oltre cinquanta
Paesi nel mondo.
Si tratta infatti di un settore che conta 2,5 mld di euro, oltre 30.000 aziende e 180.000 addetti;
al fine di non generare eccessivi oneri e dispersione di risorse,
impegna il Governo a valutare l’opportunità di:
i) prevedere misure per il coordinamento nazionale di tutti i Servizi Fitosanitari regionali così da uniformare le procedure di controllo, campionamento e analisi e garantirne la correttezza di esecuzione e la riconoscibilità internazionale
ii) nell’ambito delle risorse disponibili e nel rispetto delle normative europee, prevedere meccanismi volti a garantire il ristoro delle spese sostenute dalle aziende florovivaistiche nell’ambito delle predette procedure di controllo, campionamento e analisi.
[9/4768-AR/135. Ciracì]