Non tentò di uccidere il suocero né maltrattò i suoi genitori: nuovamente assolto un 40enne

sentenza giudizio tribunale

L'avvocato Michele Iaia
L’avvocato Michele Iaia

In precedenza era stato assolto dall’accusa di tentato omicidio del suocero, ieri (giovedì 21 dicembre) è giunta una nuova assoluzione per il 40enne di Erchie A. M.: il 29 luglio del 2013 non maltrattò suo padre e sua madre. Nonostante la pubblica accusa avesse chiesto per lui una condanna a due anni di reclusione, il giudice monocratico del Tribunale di Brindisi Vittorio Testi, dopo aver sposato pienamente le tesi difensive dell’avvocato Michele Iaia del Foro di Bari, ha mandato assolto l’ercolano “perché il fatto non sussiste”. I genitori l’avevano denunciato per via – a loro dire – di ripetute aggressioni fisiche e verbali, queste ultime con espressioni del tipo “bastardo (riferito al padre); voi non siete i miei genitori; sei una puttana (riferito alla madre)”. Stando sempre alla denuncia, in un’occasione, l’uomo avrebbe anche colpito sua madre con un pugno e in altri casi distrutto arredi e suppellettili dell’abitazione di famiglia. Nel corso del processo – in attesa del deposito della motivazione – sono emerse altri fatti e altre circostanze che hanno però fatto propendere l’organo giudicante per la non colpevolezza: in particolare, questioni patrimoniali di carattere familiare. Il 40enne, poco tempo prima di essere denunciato dai suoi, era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari per aver tentato di strangolare il padre 63enne della sua ex convivente in un appartamento di Avetrana. Neppure in quel caso, però, i magistrati avevano dato credito alla versione dei denuncianti e, infatti, il presunto omicida uscì pulito anche dal processo che ne scaturì.

 

 

 

 

 

 

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