Nefrologia, Cisl scrive a Regione e istituzioni locali: «Questo patrimonio sanitario non deve essere disperso»

ospedale francavilla camberlingo

Questa di seguito è la nota che Gianni Savoca e Dino Capuano (Cisl Funzione pubblica), in merito alla chiusura di Nefrologia dell’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana, hanno inviato al presidente della Regione, al prefetto di Brindisi, al direttore generale dell’Asl di Brindisi, al direttore sanitario dell’Asl di Brindisi, al dirigente dell’Unità operativa complessa di Nefrologia e dialisi di Brindisi, al direttore del presidio ospedaliero di Francavilla Fontana, al commissario prefettizio del Comune di Francavilla Fontana e al segretario regionale Aned:

Questa O.S. riscrive, ancora una volta, investendo le massime autorità presenti nella nostra Regione e Provincia interessate nella Sanità pubblica pugliese, riguardante la soppressione di posti letto della Nefrologia del P.O. di Francavilla F.na previsti nell’ultimo piano di riordino ospedaliero di questa Regione.

Nella nostra provincia sin dal 1980 vi sono state due Nefrologie: una nel P.O. “Perrino” con 20 posti letto e una nel P.O. di Francavilla F.na con 10 posti letto. La U.O. di Dialisi nel primo P.O. consta di 24 posti rene ; mentre nel secondo ospedale consta di 18 posti rene. A tutto questo bisogna aggiungere i 34 posti rene dei vari Centri ad Assistenza Decentrata sparsi nella nostra provincia e ai 18 posti rene nel privato. Un gran numero di pazienti, quindi, che grazie alla dialisi conduce una vita normale. Questa era la situazione fino a 30 novembre 2017. Dal 1° Dicembre i posti letto nefrologici da 30 sono passati a 20. Sin dal primo giorno vi sono stati trasferimenti di pazienti con problemi nefrologici negli Ospedali di Bari in quanto i posti letto (20) del Perrino erano tutti occupati e addirittura con pazienti extra locati come purtroppo avviene da “sempre”. Tutto questo fa facilmente comprendere come i 30 posti presenti nella nostra provincia erano sempre utilizzati al massimo della disponibilità con pazienti dislocati in altri reparti.. Nelle varie disposizioni della rete dialitica per l’assistenza ai nefropatici emanate da questa Regione per il paziente affetto da malattia renale la sanità pugliese ha assunto aspetti prioritari per queste patologie in quanto se pur dettata da aspetti di carattere economico-finanziari ( un paziente in dialisi ha un costo notevole rispetto a un paziente che fà prevenzione) ha tenuto anche conto delle stime mondiali che circa il 10% della popolazione sia affetta da malattia renale nella maggior parte dei casi misconosciuta. La malattia renale quindi è una condizione clinica pericolosa per due motivi: il primo perché può essere il preludio dello stadio finale che porta alla dialisi e il secondo amplifica il rischio di complicanze cardiovascolari. La nefrologia del P.O. di Francavilla F.na da ben 37 anni ha sempre espletato tale prevenzione e il buon andamento di questa eccellente realtà, funzionante oltre il 100%, ha permesso al Sistema Sanitario Regionale grandi risparmi e offrendo ai pazienti il massimo della professionalità e umanità e soprattutto non creando loro disagi con spostamenti verso altri reparti della stessa specializzazione in altri posti lontano dal proprio domicilio. Il concetto, quindi, di avere una sanità a portata di uomo in questo reparto era stata attuata. I dati, d’altronde, parlano da soli. Si è passati dalle 50890 del 2014 di prestazioni specialistiche alle 56660 del 2015 con un incremento di ben 5770 prestazioni. Incremento superato in questi 11 mesi del 2017.

La Regione Puglia si è sempre impegnata a garantire la minore mobilità possibile del paziente sottoposto a dialisi dal proprio domicilio al centro di riferimento. La chiusura di questa realtà vede invece tali pazienti costretti, in caso di ricovero nefrologico, a trovare strutture fuori dalla propria provincia in altre limitrofe e se piene , come lo sono sempre, in strutture fuori regione. con gravissimi disagi per il paziente stesso e per i loro familiari che sono costretti a fare lunghi viaggi. Il nuovo piano di riordino prevede in tutta la Regione Puglia 236 posti letto nefrologici, vale a dire mediamente 1 posto letto ogni 18.000 abitanti. Nella provincia di Brindisi è previsto, attualmente, 1 posto letto ogni 20.000 abitanti e nella provincia di Foggia 1 posto letto ogni 12.000 abitanti. Questo significa che la determinazione dei posti letto non ha tenuto debito conto di un parametro uniforme posto letto/abitanti in tutta la regione Puglia e che tale “disattenzione” ha comportato la soppressione di 10 posti letto, perfettamente utilizzati sia dal punto di vista professionale e umanitario, solo e solamente nella nostra provincia. Tale chiusura porterà ad avere una sanità passiva di questa provincia verso luoghi dove vi sono reparti nefrologici che possono essere anche fuori regione. Come O.S. non siamo abituati a puntare il dito contro nessuno perché i calcoli saranno stati fatti senz’altro da altre persone di chi ha firmato il Piano di Riordino; ma questa O.S. fa appello al Governatore della Puglia Dr. Emiliano affinchè le tante testimonianze esternate dai tantissimi pazienti che sono stati in cura in questo reparto di eccellenza , i timori di essere trasferiti in altri reparti fuori dalla Provincia o Regione con tutti i disagi e problemi facilmente comprensibili e di essere stati trattati come pazienti di serie B rispetto al rapporto postoletto/abitanti su indicato e che siano considerati CITTADINI PUGLESI che pur appartenendo a una piccola provincia non sono utenti che possono subire discriminazioni sulla propria salute, trovino le giuste considerazioni da chi è preposto a garantire uguaglianza e uniformità nell’applicazione delle disposizioni in ambito sanitario regionale.

Il nostro intervento, se possibile, mira anche a riconsiderare che una realtà che ha funzionato da eccellenza, che ha garantito la nascita di un bambino in una paziente in trattamento emodialitico (caso rarissimo, ci sono stati solo 80 casi in tutti questi anni in Italia) , che ha permesso il trapianto di reni a tanti pazienti che sono rinati a nuova vita, che ha dato tanta cura, professionalità e umanità a chi ha avuto necessità di questo reparto, che ha contribuito alla prevenzione anche in età scolare a alunni delle scuole di Francavilla e paesi limitrofi, che ciò che funziona benissimo non va distrutto come farebbe un buon padre di famiglia e come un Amministratore è tenuto a comportarsi amministrando la cosa pubblica e che gestendo oltre 250 pazienti in dialisi ha garantito 513 dialisi per pazienti ricoverati in Nefrologia nell’anno 2016 , superati di gran lunga in questo anno, non vada soppresso ma premiato come si premiano i valori importanti in questa vita quando raggiungono livelli di eccellenza certificati.

E’ chiaro che questa O.S. a tutti i livelli sarà al fianco di tutti gli interventi che i cittadini e comitati spontanei vorranno adottare per far si che questo reparto riapra e continui ad essere il fiore all’occhiello del P.O. di Francavilla F.na e come testimoniato da altri utenti/pazienti di tante altre Regioni, che hanno avuto bisogno di cure in questa U.O., è stata sempre una realtà di eccellenza riscontrabile in pochi posti.

In attesa di un cortese riscontro dalle istituzioni in indirizzo e sempre pronti a un confronto questa O.S. coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

I Segretario Aziendale e componenti RSU Aziendali

 Giovanni Savoca e Cataldo Capuano

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