Senza Jimmy Page non avremmo mai avuto “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin, senza Art Garfunkel non avremmo mai avuto “Sound of Silence” di Simon e Garfunkel, senza Red Canzian non avremmo mai avuto “Pensiero” dei Pooh.
Vabbè in quest’ultimo caso non sarebbe stato un dramma.
Ma il concetto è quello, per fare qualcosa di grandioso, per ottenere un risultato vincente, c’è bisogno che tutti i membri di un gruppo facciano la loro parte in maniera perfetta.
Il Villa contro il Vieste ha suonato all’unisono e conquistato una vittoria bella con anima. Non senz’anima, come cantava quel solista di Riccardo Cocciante.
I viaggianti arrivano con calma, col pulmino, nella terra degli Imperiali e, approfittando dell’imprecisione del Villa al tiro, si portano sul 2-8.
Musci dá la carica, ma sul canestro di Compagnoni ci ritroviamo sotto 5-12.
Tocca a Calò mettere la tripla dell’ alzabandiera e tirare giù dal letto tutti i camerati biancoazzurri.
In collaborazione con Menzione confezioniamo l’aggancio e sorpasso sul 16-13 ma Carosi, allo scadere e di tabella, annulla tutto.
Sarà l’ultimo punto di contatto però,
Angelini, Eletto, Lillo e allunghiamo che è una bellezza. 22-16.
Ljubisa Markovic mette i guantoni e sale sul ring all’angolo dello sfidante. 8 punti consecutivi che costringono coach Vozza al timeout. 26-24.
Coach De Santis ne approfitta per sciacquare il paradenti a Ljubisa e lo rimanda sul parquet.
Il Villa si mette a correre con Carosi che si attacca ai fianchi e cerca di frenare con forza tutti i tentativi di fuga.
Lo stacco lo firma Fede Angelini con tripla e canestro del 37-31, il suo lavoro lo completano Calò e Lillo e andiamo negli spogliatoi sul 43-33.
Nel terzo quarto Angelini e Calò giocano a fare gli Splash Brothers e se non fosse per un super Dos Santos Joshua Handem T. , per comodità diciamo Santos, perciò se non fosse per un super Santos, il Vieste sarebbe capitolato.
Il Villa si passa la palla, così Musci e Lillo diventano devastanti e i viaggianti non riescono a fermarli senza fare fallo. Nel frattempo Calò ne mette un’altra 66-52.
Un tecnico a Desantis sembra tirare la complicità degli arbitri dalla parte ospite ma i viaggianti sbagliano tanti tiri liberi e non riescono ad accorciare. Ci prova Lauriola a fargli riavvicinare.
66-56.
Allo scadere una stoppata di Lillo sullo slalom di Compagnoni, non Deborah, congela il +10.
Danilo, Angelini e Lillo ed è 75-59, massimo vantaggio per iniziare l’ultimo quarto. Abbiamo vinto. Ciao mamma, guarda quanto siamo forti.
La presunzione procura un parziale di 9-0 per un Vieste rognoso e grintoso. Partita riaperta 75-68.
Timeout Villa.
Coach Vozza vorrebbe slacciarsi la cinta e rispolverare le care vecchie maniere.
Al rientro Menzione tira fuori le castagne dal fuoco e mette una tripla pesantissima dopo una bella azione corale dei biancoazzurri. Vieste non molla e ancora con Lauriola riaccorcia sull’ 80-73.
Se lo fai di nuovo ti taglio i capelli.
Ti raserò Lauriola.
Una tripla ignorante di Calò spegne gli entusiasmi ospiti e Menzione con canestro e fallo ci dà il +13 a 2′ dalla fine.
Sempre Lauriola (classe 1999) tripla, risponde con la stessa moneta Danilo Mazzarese (classe 1999).
Welcome to the future.
Il risultato è in cascina e l’alley oop di D’Amone per Musci fa partire i titoli di coda. Finisce 94-83.
Abbiamo conquistato un’altra bellissima vittoria, divertendo e divertendoci.
La nostra “Stairway to Heaven”, la nostra scala per il cielo, aggiunge un altro gradino, ed é stupendo salirlo insieme.
Soavegel Basket Francavilla – Sunshine Vieste 94 – 83
[ 16-16, 27-17, 23-23, 28-27 ]
Francavilla: Meo, D’Amone, Di Punzio, Musci 12, Cannalire, Menzione 14, Leo 22, Calò 20, Angelini 15, Iaia, Eletto 2, Mazzarese D. 9.
Coach Vozza
Vieste: Zintú, Lauriola M.G., Compagnoni 6, Hoxha 2, Ljubisa 18, Pietrafesa, Lauriola T.P. 17, Dos Santos 18, Ragno, Carosi 22.
Coach Desantis
Ufficio Stampa Basket Francavilla